Uccellacci e uccellini

Uccellacci e uccellini

1966 ‧ Commedia/Cinema fantastico ‧ 1h 29m

Uccellacci e uccellini, diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1966, è un’opera cinematografica che si colloca a metà strada tra la favola e l’allegoria, un film che sfugge a facili categorizzazioni, avvolto com’è in un velo di satira e riflessione esistenziale. Con questa pellicola, Pasolini utilizza il mezzo cinematografico per indagare e criticare la società italiana degli anni ’60, esplorando le contraddizioni tra il vecchio ed il nuovo, il sacro ed il profano, la tradizione e la modernità. La trama è semplice nella sua struttura: Totò e Ninetto, padre e figlio, camminano lungo una strada che sembra non avere fine, accompagnati da un corvo parlante, un intellettuale marxista che li segue con il compito di discutere di filosofia e di politica. Questo viaggio metaforico attraverso un’Italia arcaica ed al tempo stesso in trasformazione si snoda tra episodi che oscillano tra il comico ed il tragico, riflettendo le incertezze di un’epoca in bilico. Pasolini affida a Totò, re indiscusso della commedia italiana, il compito di incarnare la semplicità e la saggezza popolare, conferendogli però un ruolo inedito, lontano dagli stereotipi che lo avevano reso famoso. Totò diventa così un personaggio complesso, un uomo del popolo che, pur mantenendo la sua natura comica, si confronta con temi profondi ed universali. Accanto a lui, Ninetto Davoli, con la sua ingenua vitalità, rappresenta il giovane che si affaccia alla vita senza comprenderne appieno le sfumature. Il corvo, interpretato da Francesco Leonetti, è l’elemento surreale che aggiunge profondità al film, fungendo da voce della coscienza e da guida filosofica. Le sue continue riflessioni mettono in luce l’ambiguità e le contraddizioni del mondo contemporaneo, senza mai offrire risposte definitive. Il film è anche un omaggio alla tradizione del cinema neorealista, ma con un approccio che rompe con le convenzioni. Pasolini utilizza un linguaggio cinematografico originale, sperimentale, che mescola il registro comico con quello intellettuale, la leggerezza con la gravità. La colonna sonora di Ennio Morricone, con le sue note leggere e ironiche, accompagna perfettamente questa atmosfera sospesa tra realtà e simbolismo. Uccellacci e uccellini è un film che sfida lo spettatore a riflettere, a non accontentarsi delle apparenze, a cogliere i molteplici strati di significato che l’autore Pasolini dissemina lungo il cammino dei suoi personaggi. È un’opera che, nonostante il suo tono apparentemente leggero, lascia un senso di inquietudine, di dubbio, invitando ad una riflessione profonda sulla condizione umana e sulla direzione che la società sta prendendo. In conclusione, Uccellacci e uccellini è un film che va oltre il semplice intrattenimento, un viaggio intellettuale e poetico che, attraverso il linguaggio universale del cinema, interroga il nostro tempo e la nostra umanità. Pasolini, con la sua visione acuta e profetica, ci offre una pellicola che resta un capolavoro del cinema italiano, capace di parlare al cuore ed alla mente di ogni spettatore.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Totò e suo figlio Ninetto si mettono in cammino, nei dintorni di Roma, per raggiungere una cascina e minacciare lo sfratto a della povera gente che non paga il canone e si ciba di nidi di rondine. Durante il cammino, i due parlano di vita e di morte con un corvo parlante, un petulante e saccente ospite autoinvitato, sedicente intellettuale marxista vecchia maniera. Il racconto del corvo induce padre e figlio a rivestire il saio francescano, divenendo rispettivamente Frate Ciccillo e Frate Ninetto, per ripetere agli uccelli la predica di San Francesco. Con una certa fatica e lunghissima preparazione spirituale, Fra’ Ciccillo riesce a farsi ascoltare dai falchi e dai passerotti, facendo loro accettare il messaggio di Dio, senza però far desistere i rapaci dalle loro sanguinose abitudini. Ripreso il cammino in abiti borghesi, i due s’imbattono nei funerali di Togliatti, in manifestazioni popolari e in una prostituta. Continuano a camminare e a parlare finchè, sentendo fame, uccidono il corvo per il loro pasto.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne ben prestigiosi riconoscimenti:

  • Menzione speciale della giuria al Festival di Cannes del 1966
  • Due Nastri ai Nastri d’Argento del 1967:
    • Miglior attore a Totò
    • Miglior soggetto originale a Pier Paolo Pasolini

Curiosità – fonte: WEB

1 – Attori Principali
Il film è interpretato da Totò, celebre attore comico italiano, e Ninetto Davoli, uno dei collaboratori e amici più stretti di Pasolini. Per Totò, il film rappresenta uno dei suoi ruoli più significativi al di fuori della commedia tradizionale.

2 – Un Corvo Parlatore
Uno degli elementi più iconici del film è il corvo parlante, che simboleggia l’intellettuale marxista e funge da narratore e commentatore della storia. Il corvo è interpretato da Francesco Leonetti, un poeta e scrittore vicino a Pasolini.

3 – La Musica di Morricone
La colonna sonora del film è stata composta da Ennio Morricone, celebre compositore italiano. Curiosamente, la canzone principale dei titoli di testa è cantata dallo stesso Domenico Modugno, noto per “Nel blu dipinto di blu (Volare)“.

4 – Critica alla Società
Il film è una sorta di favola allegorica, con una forte critica alla società del tempo e alla condizione umana. Pasolini utilizza i due personaggi principali per esplorare le tensioni tra il mondo contadino tradizionale e la società moderna in cambiamento.

5 – Premi e Riconoscimenti
Uccellacci e uccellini ha vinto il Nastro d’Argento come miglior soggetto originale, ed è stato anche presentato al Festival di Cannes del 1966, dove ha ricevuto una menzione speciale.

6 – Sperimentazione Stilistica
Il film è noto per il suo stile sperimentale, mescolando elementi di commedia, satira politica e riflessione filosofica. Questo mix rende Uccellacci e uccellini un’opera unica nel panorama del cinema italiano.

7 – Il Ruolo di Totò
Pasolini considerava Totò un artista straordinario e volle dargli un ruolo diverso rispetto ai suoi soliti personaggi comici. Totò, infatti, interpreta il ruolo del padre (Innocenti Totò), un personaggio semplice e profondamente umano, dimostrando la sua versatilità come attore.


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