Jackson nasce nella notte di Halloween del 1961 e cresce a Pukerua Bay, una città costiera vicino a Wellington. I suoi genitori sono entrambi immigrati dall’Inghilterra. All’età di otto anni comincia a girare dei piccoli cortometraggi con gli amici, mentre a 17 anni abbandona il Kapiti College per intraprendere la carriera di fotografo. In questo periodo dirige e realizza il suo primo cortometraggio, The Valley, che successivamente verrà ampliato in un film. Inoltre, sempre in quel periodo, concepisce una parodia di James Bond chiamata Coldfinger.Leggi tutto... Gli inizi e i film splatter Jackson diventò celebre in tutto il mondo per due film splatter-demenziali: Fuori di testa (Bad Taste), il suo esordio, girato con telecamera di 16 mm, autoprodotto e nel quale interpreta ben due ruoli (Derek e Robert), e Splatters – Gli schizzacervelli (Braindead), considerato l’unico film splatter estremo degli anni novanta. Tra i due film, divenuti in seguito cult per gli amanti del genere, diresse anche un film di pupazzi e burattini, Meet the Feebles, in cui il regista ironizza sul mondo dello spettacolo e su vari altri argomenti attraverso animali antropomorfi. A Splatters seguirono due film in cui l’indole beffarda e iconoclasta del regista si attenuò: Creature del cielo, che racconta l’epilogo tragico dell’amicizia tra due ragazze (basato su una storia realmente accaduta) e Forgotten Silver goliardico mockumentary sulla vita di un fittizio regista cinematografico in cui lo stesso Jackson figura come attore nei panni di se stesso. Nel 1995 gira Sospesi nel tempo, commedia di fantasmi con protagonista Michael J. Fox. Il Signore degli Anelli (2000-2003)
Già in tenera età, Jackson ebbe modo di apprezzare il romanzo de Il Signore degli Anelli dopo aver guardato la versione cinematografica animata del 1978 di Ralph Bakshi. Il film entusiasmò il regista al punto da spingerlo a leggere diverse parti del romanzo durante un viaggio di dodici ore da Wellington ad Auckland all’età di diciassette anni. Dopo il rifiuto della Universal Studios di produrre il remake di King Kong, il regista iniziò a pensare ad un possibile adattamento cinematografico del romanzo di Tolkien. Jackson e sua moglie Fran Walsh scrissero la sceneggiatura, che in seguito fu rimaneggiata con l’aiuto di nuovi sceneggiatori coinvolti nel progetto. La casa di produzione Miramax Films esortò Jackson a dirigere l’adattamento in un unico film, ma il regista insistette per girarlo in due segmenti. Quando la produzione del film andò oltre i limiti di budget, la New Line Cinema ampliò la trasposizione del libro da due a tre film per rispettare meglio i tempi della saga di Tolkien. I tre film vennero girati contemporaneamente in diversi set sparsi in Nuova Zelanda. Essi sono caratterizzati da un ampio utilizzo di effetti speciali innovativi, modellini e diorama, sviluppati interamente dalla Weta Digital e dalla Weta Workshop, società cinematografiche fondate da Peter Jackson stesso. Il primo film della trilogia de Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, fu un enorme successo e garantì a Jackson grande fama internazionale. I due successivi capitoli (Le due torri e Il ritorno del re) ottennero ancora più successo. L’ultimo film incassò un miliardo di dollari in tutto il mondo, classificandosi al secondo posto fra i maggiori incassi nella storia del cinema dell’epoca e ottenendo numerosi riconoscimenti, fra i quali undici statuette ai Premi Oscar 2004. Grazie al lungometraggio, Jackson ricevette l’Oscar al miglior regista di quell’anno. La trilogia, inoltre, ha ricevuto ampi consensi riguardo al cast e agli innovativi effetti speciali digitali.
(EN) «And the Oscar goes to…it’s a clean sweep, for “Lord of the Rings – The Return of the King: Barrie M. Osborne, Fran Walsh and Peter Jackson”»
(IT) «E l’Oscar va a… è piazza pulita: per Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re: Barrie M. Osborne, Fran Walsh e Peter Jackson»
(Steven Spielberg alla cerimonia degli Oscar del 29 febbraio 2004 annunciando l’undicesimo e ultimo Oscar al Signore degli Anelli) Da King Kong ad Amabili Resti (2005-2009) Jackson, fin da piccolo, aveva una grande passione per il cinema. Il suo film preferito era King Kong, ed era intenzionato a riportare il personaggio al cinema con un remake. Il desiderio inizia a concretizzarsi nel 1996, ma il progetto, che era entrato in pre-produzione, venne annullato dopo circa 6-7 mesi. Dopo il successo ottenuto con la trilogia de Il Signore degli Anelli, Jackson venne contattato per King Kong già durante le riprese de Le due torri. A Jackson furono offerti circa $20 milioni per dirigere il film, l’offerta più alta mai fatta ad un regista cinematografico. Dopo due anni dall’ultimo capitolo della trilogia, il film si rivela un grande successo e incassa nelle sale di tutto il mondo una somma complessiva di circa 550 milioni di dollari contro il budget di 207 milioni. Inoltre riceve anche ottimi consensi da parte della critica e ottiene numerosi riconoscimenti, tra cui tre Premi Oscar 2006. Dopo due anni dall’uscita di King Kong, dirige insieme a Neill Blomkamp, Crossing the Line, un cortometraggio che narra una scena di battaglia aerea vista dalla cabina di un aereo militare comandato da un pilota e soldato alle prime armi. Nel 2007, a Jackson viene offerta la regia di Amabili resti, basato sull’omonimo libro di Alice Sebold. Jackson acquistò i diritti cinematografici del romanzo, in maniera da ideare un film indipendente, e iniziò la stesura dello script insieme a sua moglie. Il film uscì il 12 febbraio 2010, riscuotendo critiche contrastanti e un discreto incasso al botteghino. Lo Hobbit e produzioni varie Jackson è stato impegnato nella produzione del film Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno, film diretto da Steven Spielberg, di cui dirigerà il possibile sequel. Jackson avrebbe dovuto anche produrre un film tratto dal videogioco Halo. Dopodiché il regista ha deciso di produrre il remake di The Dam Busters (1955) e il film District 9 per la regia di Neill Blomkamp, quest’ultimo uscito nel 2009. Peter Jackson era considerato il primo candidato alla regia dei due film tratti da Lo Hobbit, ma dopo aver avviato una causa legale contro la New Line, la casa di produzione decise di optare per un nuovo regista. Successivamente, Jackson venne assunto in qualità di co-produttore. In seguito alla rinuncia di Guillermo del Toro come regista, Jackson ha accettato di dirigere i tre film tratti dal racconto di J. R. R. Tolkien usciti rispettivamente nell’ultimo mese del 2012, del 2013 e del 2014 riscuotendo un grande successo di pubblico. Vita privata
Nel 1987 Jackson ha sposato Fran Walsh, che diverrà presto sua stretta collaboratrice in tutti i film da Meet the Feebles (1989) in avanti, e dalla quale ha avuto due figli: Billy (1995) e Katie (1996). La madre di Jackson, Joan, morì tre giorni prima dell’uscita del primo film della trilogia tratta dai romanzi di Tolkien e, per onorarla, il regista propose una proiezione speciale del film dopo il funerale. Dopo l’ultimo film della trilogia, Jackson perse in breve tempo molti chili, tanto da diventare irriconoscibile. Egli stesso rivelò successivamente in un’intervista di aver iniziato una dieta mangiando yogurt e müsli, al posto degli hamburger. Jackson ha dato in beneficenza NZ$ 500.000 per la ricerca sulle cellule staminali. Ha anche comprato una chiesa nel sobborgo di Seatoun Wellington per circa 10 milioni di dollari, salvandola così dalla demolizione. Secondo la nota rivista ForbesJackson avrebbe un patrimonio di 1.5 miliardi di dollari.
1 – Jackson è un regista perfezionista ed attento al dettaglio, famoso per la maniacale preparazione e documentazione riguardo ai film che si accinge a dirigere, oltre che amante dell’innovazione cinematografica, tanto da essere riuscito con il tempo a sviluppare un proprio stile registico riconoscibile e molto amato dai fan di tutto il mondo. I suoi primi film si caratterizzavano per una forte componente comico-satirica, una natura iconoclastica ed un senso dell’umorismo estremamente macabro (molto spesso vicino allo humor nero) pur mantenendo un’atmosfera di generale giocosità al limite del fiabesco, caratteristica quest’ultima che si può, in parte, ritrovare anche nei suoi film più recenti.
2 – Nell’ambiente cinematografico si è contraddistinto per l’abitudine di girare molte scene da diversi punti di vista, tanto da trascorrere giornate di riprese in una singola scena, così da poter avere più possibilità di scelta durante le operazioni di montaggio ed editing della pellicola. Questo è evidente nel suo lavoro dove anche scene con semplici dialoghi fra personaggi spesso dispongono di una vasta gamma di molteplici angolazioni e primi piani sui volti degli attori creati utilizzando obiettivi grandangolari. Inoltre diversi sono i marchi di fabbrica nel suo stile registico: lunghi piani-sequenza che vedono gli attori spostarsi in più ambienti, carrellate, zoommate violente sui volti o sui particolari di alcuni attori.
3 – La filmografia del regista neozelandese è legata alla costante collaborazione con la moglie Fran Walsh, che ha co-sceneggiato e co-prodotto quasi tutti i suoi film, ma anche ad altre abituali collaborazioni come quelle con il direttore della fotografia Andrew Lesnie, il montatore Jamie Selkirk, il tecnico degli effetti speciali Joe Letteri e lo scenografo Grant Major assieme ai quali ha spesso lavorato. Inoltre Jackson è un regista profondamente legato alla sua terra d’origine, la Nuova Zelanda, tanto da aver più volte nella sua carriera chiesto od imposto alle produzioni straniere per le quali lavorava di poter girare i propri film nel suo paese natale.
4 – Amante del fantastico e del fantasy, i suoi film più recenti, molto spesso agevolati anche dai grandi budget messi a disposizione dalle case di produzione, si distinguono per la lunga progettazione durante la pre-produzione, l’ampio uso di effetti speciali o computer grafica all’avanguardia, modellini e diorama innovativi (per il cui utilizzo e sviluppo specifico il regista, assieme a Richard Taylor ed altri, ha fondato delle proprie aziende indipendenti: la Weta Workshop, la quale si occupa di fornire il materiale di scena, e la Weta Digital, che si occupa invece degli effetti digitali), oltre che per la cura profonda infusa nella preparazione e nella realizzazione delle scenografie, dei set in interni, del trucco e dei costumi utilizzati. Molti suoi film (vedi quelli ambientati nella Terra di Mezzo o King Kong) si sono inoltre fatti notare per le orchestrate ed accurate battaglie (con un gran numero di comparse utilizzate) ed i combattimenti messi in scena: molto coreografati e altamente spettacolari, tanto da somigliare quasi ad una danza.
5 – In molti suoi film Jackson partecipa come attore oppure facendo un veloce cameo, come amava fare anche Alfred Hitchcock.
6 – Durante la lavorazione de Il Signore degli Anelli, Jackson era famoso per indossare sempre pantaloncini ed andare in giro a piedi nudi, anche se alla maggior parte degli addetti ai lavori sul set era stato richiesto di indossare scarpe per motivi di sicurezza.
2020 – The Beatles: Get Back – Regia 2019 – Let It Be – Regia 2018 – They Shall Not Grow Old – Per sempre giovani – Regia, Sceneggiatura 2018 – Macchine mortali – Sceneggiatura 2016 – The Adventures of Tintin: Prisoners of the Sun – Regia 2014 – Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate – Regia, Sceneggiatura 2013 – Lo Hobbit – La desolazione di Smaug – Regia, Sceneggiatura 2012 – Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato – Regia, Sceneggiatura 2009 – Amabili resti – Regia, Sceneggiatura 2005 – King Kong – Regia, Sceneggiatura 2003 – Il Signore degli anelli – Il ritorno del Re – Regia, Sceneggiatura 2002 – Il Signore degli anelli – Le due torri – Regia, Sceneggiatura 2001 – Il Signore degli anelli – La compagnia dell’anello – Regia, Sceneggiatura 1996 – Sospesi nel tempo – Regia, Soggetto, Sceneggiatura 1995 – Forgotten Silver – Regia, Attore – Se Stesso, Regista 1994 – Creature del cielo – Regia, Soggetto, Sceneggiatura 1993 – Splatters Gli Schizzacervelli – Regia, Sceneggiatura 1987 – Fuori di Testa – Regia, Attore
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