Oppenheimer
Oppenheimer di Christopher Nolan è un film che si distingue per la sua maestria tecnica e la narrazione coinvolgente. La struttura narrativa, ipnotica e non lineare, ricorda certamente lavori precedenti come JFK e Nixon di Oliver Stone, con un montaggio rapido ed una mescolanza dinamica tra colore e bianco e nero, enfatizzati dal 70 millimetri. La trama del film segue una struttura classica hollywoodiana, divisa in tre atti che presentano il protagonista, descrivono il contesto, come la realizzazione della bomba atomica, e tirano le conclusioni attraverso il processo montato contro di lui. Questa struttura offre un’ampia panoramica sulla vita di J. Robert Oppenheimer e sul suo coinvolgimento nel Progetto Manhattan, permettendo al pubblico di immergersi completamente nella storia. Una delle caratteristiche più ammirate del film sono le sue sequenze spettacolari, come quella del test atomico, che catturano l’attenzione e lasciano un’impressione duratura. L’uso percussivo della musica di Ludwig Göransson contribuisce a creare un’atmosfera intensa e coinvolgente, amplificando l’impatto emotivo delle scene chiave. Tuttavia, nonostante l’evidente maestria tecnica, alcuni critici trovano che manchi quel tocco di autenticità e profondità che contraddistingue le opere d’arte più commoventi. In particolare, la costruzione del personaggio di Oppenheimer sembra concentrarsi principalmente sulla sua persecuzione durante il periodo del maccartismo, trascurando altri aspetti cruciali della sua vita e delle sue azioni. Si esprime delusione per l’omissione di dettagli importanti, come la scelta di Los Alamos per il test nucleare e le conseguenze per i residenti locali. Inoltre, alcuni critici avrebbero preferito una maggiore esplorazione delle implicazioni filosofiche e morali delle azioni di Oppenheimer, anziché concentrarsi principalmente sulla sua drammatica situazione personale. Nonostante tutto, però, Oppenheimer resta comunque un film di grande impatto visivo e narrativo. È un lavoro che affronta tematiche importanti e complesse, anche se, come detto, avrebbe potuto approfondirle ulteriormente. In conclusione, il film di Nolan è un film che merita sicuramente di essere visto, soprattutto per la sua maestria tecnica e le interpretazioni notevoli, anche se alcuni aspetti della sua narrazione e della caratterizzazione dei personaggi potrebbero non essere pienamente soddisfacenti per tutti.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Oppenheimer, il film diretto da Christopher Nolan, è ambientato negli anni ’40 ed è incentrato sulla figura storica dello scienziato americano J. Robert Oppenheimer, interpretato da Cillian Murphy, considerato uno dei padri della bomba atomica. Nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, convinti che la Germania Nazista stia sviluppando un’arma nucleare, gli Stati Uniti danno il via, nel più grande segreto, al Progetto Manhattan destinato a mettere a punto la prima bomba atomica della storia. Il governo americano decide di mettere a capo del progetto il brillante fisico J. Robert Oppenheimer. Nato a New York nel 1904 da genitori di origini tedesche ed ebraiche, a poco meno di quarant’anni aveva già dato un grande contributo allo sviluppo della fisica moderna. Nei laboratori ultra segreti a Los Alamos, nel deserto del New Mexico, lo scienziato e la sua squadra di esperti iniziano a progettare un’arma rivoluzionaria le cui terribili conseguenze continuano a farsi sentire ai giorni nostri. Oltre a Cillian Murphy, nei panni di Oppenheimer, il cast principale del film di Christopher Nolan comprende Emily Blunt, nei panni di Katherine Oppenheimer, moglie dello scienziato, Kenneth Branagh nel ruolo di Niels Bohr, fisico danese Premio Nobel nel 1922, Florence Pugh, che interpreta Jean Tatlock, medico pischiatra che ebbe una relazione sentimentale con Oppenheimer, Josh Hartnett, nei panni di Ernest Lawrence, premio Nobel per la fisica nel 1939, Matt Damon, nel ruolo del generale Leslie Groves, responsabile militare del Progetto Manhattan, Gary Oldman come Harry S. Truman, 33esimo Presidente degli Stati Uniti che ordinò il bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki, Robert Downey Jr. nel ruolo di Lewis Strauss, uomo d’affari, membro della Commissione per l’Energia Atomica e Rami Malek, che interpreta David L. Hill, uno degli scienziati che collaborò con Oppenheimer al progetto.
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben tredici candidature ai Premi Oscar del 2024, vincendo sette statuette:
- Miglior film
- Miglior regia a Christopher Nolan
- Miglior attore a Cillian Murphy
- Miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr.
- Miglior fotografia a Hoyte Van Hoytema
- Miglior colonna sonora a Ludwig Göransson
- Miglior montaggio a Jennifer Lame
Le altre nomination furono:
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Emily Blunt
- Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Christopher Nolan
- Nomination Miglior scenografia a Claire Kaufman
- Nomination Migliori costumi a Ellen Mirojnick
- Nomination Miglior suono a Kevin O’Connell
- Nomination Miglior trucco a Luisa Abel
Curiosità – fonte: www.cinematographe.it
1. L’uso di telecamere IMAX e Panavision in Oppenheimer di Christopher Nolan.
Nolan e IMAX sono ormai un’accoppiata vincente. Il regista ha una lunga storia nei suoi film di riprese con telecamere IMAX, avendo utilizzato questa tecnologia già da film come Il cavaliere oscuro. Per questo ultimo progetto, Nolan ha utilizzato entrambe le fotocamere IMAX e Panavision 65mm, che possiedono alcune delle migliori risoluzioni mai viste prima.
2. È il primo film di Christopher Nolan vietato ai minori.
L’ultimo film vietato ai minori diretto da Nolan è stato uno dei suoi meno ricordati: Insomnia del 2002, con Al Pacino e Robin Williams. Ma dopo due decenni in cui ha diretto solo film PG-13, la Motion Picture Association of America ha assegnato a Oppenheimer una valutazione vietata ai minori per la presenza di scene di sesso, nudità e per il linguaggio un po’ più colorito. Questa valutazione probabilmente è da attribuire soprattutto alla tanto chiacchierata scena di sesso tra Cillian Murphy e Florence Pugh, che nella pellicola interpreta la psichiatra Jean Tatlock, un membro del Partito Comunista che ha una relazione con Oppenheimer.
3. È il sesto film di Cillian Murphy con Nolan.
Cillian Murphy ha una lunga storia di collaborazione con Nolan, avendo già interpretato il ruolo del malvagio Spaventapasseri nella trilogia de Il cavaliere oscuro, quello di Robert Fischer in Inception e il così detto soldato tremante in Dunkirk. Ma con questo sesto progetto, Murphy ha finalmente avuto la possibilità di essere il protagonista principale. In un’intervista, parlando di questo suo ruolo prestigioso, Murphy ha detto: “Sembra (un ruolo) immenso e terrificante. Ma se lo percepissi come semplice, non sarei interessato.”
4. Oppenheimer è il primo film ad alto budget del regista a non essere targato Warner Bros.
Dopo il grande film che era Memento del 2000, Nolan ha pubblicato tutti i suoi film in collaborazione con la Warner Bros. Pictures. Tuttavia il regista ha avuto un litigio con lo studio dopo che quest’ultimo ha deciso di spostare la lista di tutti i suoi film, previsti nelle sale cinematografiche nel 2021, direttamente su HBO Max (ora solo Max) il giorno della loro uscita. La Warner Bros. ha deciso di tentare di attirare più spettatori possibili sulla piattaforma, mentre il mondo era ancora sconvolto dagli effetti della pandemia di COVID-19 che ha frenato molte persone nel riunirsi al cinema anche ad emergenza superata. Nolan sentiva che in questo modo lo studio aveva mancato di rispetto al cast e alla troupe di quei film cambiando il modo di distribuzione senza nemmeno consultarli, mettendo a dura prova il rapporto del regista con la Warner Bros.
5. Alcuni membri del cast non sapevano il ruolo che avrebbero interpretato in Oppenheimer.
Oppenheimer ha uno dei cast più incredibili che si sia mai visto in un film moderno di Hollywood, tra cui Murphy stesso, l’attore di Iron Man Robert Downey Jr., Emily Blunt, Matt Damon, Florence Pugh, Rami Malek, Kenneth Branagh, Matthew Modine e Jack Quaid, per citarne solo alcuni. Ma secondo quanto riportato in una sua recente intervista, Nolan ha scelto di tenere all’oscuro alcuni dei suoi attori sul ruolo che avrebbero interpretato nel film fino a che non si fosse finalizzato l’accordo per l’ingaggio. Trattandosi di un film di Christopher Nolan, praticamente qualsiasi attore di Hollywood avrebbe accettato un ruolo anche a scatola chiusa.
6. Niente CGI ma veri esplosivi per filmare i test nucleari.
In molti online hanno scherzato sul fatto che Nolan, data la sua predilezione per gli effetti pratici, avrebbe fatto esplodere una vera bomba nucleare per realizzare le scene di questo film. Questo ovviamente non è il caso, in considerazione del fatto che persino Nolan non vorrebbe causare un cataclisma per amore del realismo cinematografico. Ma fedele alla sua natura, il regista ha rinunciato alla CGI e ha usato veri esplosivi per far saltare in aria una città in miniatura durante la ricreazione del test nucleare Trinity.
7. È il film più lungo di Christopher Nolan.
Gli spettatori dovrebbero davvero prendere in considerazione una tappa in bagno prima di guardarlo al cinema. Oppenheimer infatti ora detiene il record per il film più longevo di Nolan, con i suoi 180 minuti (ben tre ore), superando anche la durata di Interstellar, lungo solo 169 minuti. Data la profondità e la complessità della vita di Oppenheimer e il ruolo chiave nella creazione della bomba atomica, queste tre ore sono sicuramente state necessarie per rendere giustizia alla sua storia sul grande schermo.
8. In Oppenheimer le scene in bianco e nero hanno un grande significato.
Alcuni spettatori probabilmente si chiederanno perché alcune parti del film sono prive di colore, e la risposta è di natura creativa. Parlando con Total Film Magazine, Nolan ha dichiarato di aver scritto la sceneggiatura in prima persona, cosa che di solito non fa. Il film è narrato sia da un punto di vista oggettivo che da uno soggettivo. Le scene a colori sono quelle soggettive, mentre quelle in bianco e nero sono quelle oggettive. Quindi la parte a colori altro non è che la visione soggettiva delle vicende dal punto di vista del suo protagonista, in contrapposizione con la visione più oggettiva che ne fa la storia, che come un cinegiornale d’epoca ci viene proposta in bianco e nero.
9. Il cast di Oppenheimer ha vissuto insieme in New Mexico.
Proprio come gli scienziati del Progetto Manhattan che si traferirono a Los Alamos per costruire la bomba atomica, così il cast di Oppenheimer ha formato una vera e propria comunità durante le riprese, vivendo tutti insieme in un hotel del New Mexico. Blunt, in una delle sue interviste, ha paragonato l’esperienza a qualcosa di simile a un campo estivo. Sebbene il cast vivesse a stretto contatto e cenasse insieme, Murphy ha però perso molte delle attività di gruppo con il resto del cast a causa della pressione che ha dovuto affrontare come protagonista del film.