Into the Wild - Nelle terre selvagge

Into the Wild – Nelle terre selvagge

2007 ‧ Drammatico/Avventura ‧ 2h 28m

Tratto dal bestseller di Jon Krakauer,Nelle Terre Estreme“, e firmato dal sempre ottimo cineasta, oltre che attore di spessore, Sean Penn, la vera storia di Christopher McCandless (Emile Hirsch), conosciuto anche con lo pseudonimo Alexander Supertramp, è un vero inno alla possibilità di potersi dire liberi. Into The Wild è il film che porta sul grande schermo questo concetto con una straordinaria credibilità ed il regista, che in questa opera mostra tutta la sua maturità artistica, è pienamente consapevole che ardua, se non impossibile, è l’analisi di questo tema così coinvolgente per l’uomo; pertanto, scava senza analizzare, mostra il principio e lo lascia evolvere nella sua più totale naturalezza. Non dà giudizi sulle scelte del protagonista e mette lo spettatore in condizione di immergersi in paesaggi straordinari, privi di contaminazioni umane, senza dare così la possibilità di analizzare un estremo on the road, ma solo di esternare emozioni uniche per una tale esperienza cinematografica. Ad accompagnare le sbalorditive immagini vi è la voce di Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, che ha scritto e composto la colonna sonora che “cammina” con Chris e le sue emozioni per tutto il film. Dal punto di vista tecnico non abbiamo un vero e proprio stile registico, ma più un seguire le proprie emozioni: si passa da primi piani a squarci paesaggistici ripresi in uno splendore mai banale e lontano anni luce dall’effetto cartolina, da silenzi a esplosioni di rabbia, da split-screen a immagini composite, da ralenti da groppo in gola a sgranature, ma mai con uno sguardo presuntuoso e narcisista, nè tantomeno l’impressione di voler sperimentare. Ogni cambiamento di ritmo e di prospettiva è funzionale allo stato d’animo di Chris, ma anche al territorio che lo accoglie ed alle persone che incontra. Sean Penn è riuscito a sfuggire a qualsiasi catalogazione di genere, poichè è stato formidabilmente capace di rendere tutto vivo ed autentico. Altra meraviglia di regia è la voce fuori campo di Alex che si alterna a quella della sorella: sono pensieri interiori che emergono sia grazie ad essa che alle frasi scritte sull’inseparabile quaderno di Chris. Sono semplici urla di libertà, di gioventù non inchiodata sulle poltrone di padri ottusi e madri mute e la frase finale che recita: “la felicità è autentica soltanto se condivisa!” è di inoppugnabile verità tanto che scioglie il cuore e scuote le menti. Impressionante l’intensità interpretativa del giovane Emile Hirsch che riesce a comunicare emozioni limpide o impercettibili facendosi cantore di uno struggente grido di libertà.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Into the Wild – Nelle terre selvagge, è un film del 2007 diretto da Sean Penn, basato sull’omonimo best seller di Jon Krauker. Il protagonista della storia è Christopher McCandless (Emile Hirsch), un giovane e benestante studente universitario che prende una decisione anticonformista: lasciare gli studi per fuggire dalla società corrotta e consumista. A complicare il suo rapporto con la realtà c’è il contorto legame con la famiglia e le idee suggerite dalle opere eterodosse di London Thoreau. Dopo aver chiesto ai sui genitori di devolvere i suoi fondi universitari ad una organizzazione no profit, Cristopher parte con lo zaino in spalla attraversando l’America, con lo pseudonimo di Alexander Supertramp. Il suo viaggio sarà costellato da diversi incontri che alimenteranno il suo ideale di libertà e daranno forma al suo pensiero sul mondo. Dopo aver fatto la conoscenza della coppia hippie, formata da Jan Rainey, Cristopher passa del tempo al soldo del trebbiatore Wayne Westerberg (Vince Vaughn) dal quale apprende informazioni fondamentali per il suo viaggio in Alaska. Cristopher si confronterà anche con la cantautrice Tracy (Kristen Stuart) e con lo scontroso veterano (Hal Holbrook), preparandosi al meglio per la sua avventura nelle terre selvagge. Giunto nelle sterminate lande, lontano da ogni contatto umano, Cristopher costruisce la sua nuova vita attorno ad un vecchio autobus abbandonato. Le asperità della terra, tuttavia, lo porteranno a commettere un errore fatale. Isolato dal mondo, il giovane arriva infine a concepire il suo personale pensiero sulla vita e sulla felicità, racchiuso nella frase “La felicità è autentica solo se condivisa”.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne una candidatura ai Premi Oscar del 2008:
Nomination Miglior attore non protagonista a Hal Holbrook


Curiosità – fonte: www.sorrisi.com

1. Un dono speciale.
L’orologio indossato da Emile Hirsch nel film apparteneva al vero Christopher Johnson McCandless ed è stato donato all’attore.

2. No alle controfigure.
Le scene più complicate del film, come quella in cui Chris si confronta con un pericoloso grizzly o quelle in cui affronta fiumi impetuosi o ripide montagne, sono state girate dall’attore che ha scelto di non avvalersi del supporto degli stunt-man.

3. Imprese pre-produzione.
Per interpretare il personaggio di Christopher, Emile Hirsch ha perso quasi 20 kg.

4. Un progetto pensato e ripensato.
Pare che Sean Penn abbia lavorato al film per circa dieci anni prima di decidere di girare. L’attore/regista voleva essere certo di ricevere l’approvazione della famiglia McCandless.

5. Nei panni di se stesso.
Jim Gallien, l’uomo che dona gli stivali a Chris nella scena iniziale del film interpreta se stesso.

6. Il potere dell’improvvisazione.
Dato che non c’erano battute previste da copione per il suo personaggio, Zach Galifianakis ha improvvisato le sue frasi.

7. Sì a occhi chiusi!
Quando Sean Penn si è rivolto a Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, per la colonna sonora del film, questi ha accettato senza batter ciglio e senza neanche conoscere i dettagli del film.

8. La canzone di Kristen.
Kristen Stewart nel film interpreta Tracy Tatro. L’attrice ha co-scritto una delle canzoni da lei cantate.

9. Al posto di Emile.
Per il ruolo di Christopher Johnson McCandless il regista Sean Penn aveva anche pensato a Leonardo DiCaprio. Mentre per quello di Ron Franz aveva valutato persino Marlon Brando.

10. Il punto di forza di Kristen.
Per ottenere la parte di Tracy, Kristen Stewart ha cantato Blackbird dei Beatles durante la sua audizione. Sarà stata questa esibizione a permetterle di soffiare il posto a colleghe come Daveigh Chase, Amber Heard ed Evan Rachel Wood?


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