Il petroliere
Il 2007 è stato un anno all’insegna del cinema di eccellenza. A far parte di questo magnifico cameo di nastri perforati è il capolavoro firmato Paul Thomas Anderson, Il petroliere. Uno stile di scrittura e di regia essenziale ma di forte impatto, accompagnato da un eccezionale tappeto sonoro composto dal maestro Jonny Greenwood. Ma ciò che eleva a capolavoro assoluto la pellicola di Anderson è la statuaria interpretazione, che va al di fuori di qualsiasi schema artistico, di Daniel Day-Lewis. Daniel si è calato nei panni di un individuo privo di scrupoli: la sua scalata al potere non bada a moralismi, ma si nutre dell’ingenuità e dell’ignoranza altrui per raggiungere e sancire i propri scopi egoistici. E proprio dipingendo con straripante rigore recitativo il volto più feroce e folle dell’americano medio e arrivista, Day-Lewis si è conquistato un meritato Premio Oscar come miglior attore protagonista. Con la straordinaria complicità dell’autore prima e del regista poi, è stato capace di rendere la sua ossessione distruttiva, per il potere ed il denaro, assolutamente attuale ed universale. Daniel Plainview, il personaggio di Day-Lewis, è esplicita metafora storica di un’America affatto cambiata in questo periodo centenario che ci separa dalla sua attualità. A fare da spalla a questo straordinario attore, troviamo la strabiliante performance del bravissimo Paul Dano, che dà vita ad un giovane pastore nevrotico e teatrale, perfetto polo negativo degli affari di Plainview. E Paul Thomas Anderson? Anderson non si limita ad asservire con la sua macchina da presa le straordinarie performance artistiche, ma osa abilmente sfruttando la Storia e la narrazione dei fatti, così come fa con i personaggi, per veicolare messaggi prorompenti mirati a sensibilizzare la sensibilità dei nostri governi, della nostra società tutta, filtrando il tutto con uno sguardo sufficientemente lucido e neutrale da non scadere mai nella retorica. La ferocia dell’eterno conflitto fra i poteri forti, ovvero fra Denaro e Chiesa, non può concludersi con un nulla di fatto, con il predominio della violenza e dell’avidità, che si volge dall’altra parte di fronte al sentimento umano: Anderson lo sottolinea senza sconti in questo capolavoro della settima arte.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Il petroliere, il film diretto da Paul Thomas Anderson, è liberamente ispirato al romanzo “Petrolio!” di Upton Sinclair, scritto nel 1926. Siamo agli inizi del ventesimo secolo, quando negli Stati Uniti si diffonde come un virus la febbre dell’oro nero. La storia si apre nel deserto del New Mexico. Un uomo di nome Daniel Plainview (Daniel Day-Lewis) è un cercatore d’argento che casualmente trova del prezioso petrolio nella sua piccola miniera. Durante l’installazione di una pompa d’estrazione, però, muore un giovane, che è padre di un neonato che Plainview poi adotterà facendolo passare per suo figlio, HW. L’uomo nutre un profondo affetto per lui, ma lo userà comunque per i suoi scopi presentandosi come un padre affettuoso e dedito alla famiglia, influenzando positivamente i proprietari dei terreni ricchi di petrolio, che vuole assolutamente comprare. Nove anni più tardi, Plainview guarda i suoi giacimenti con orgoglio, ma la sua sete di oro nero non è ancora appagata. Sulla scia di una “dritta” passatagli da un giovane predicatore, Paul Sundy/Eli (Paul Dano), il bramoso cercatore di petrolio arriva a Little Boston, in California. Eli lo aiuta nelle sue mire espansionistiche, ma temendo che gli equilibri del paesino possano essere stravolti dalla modernità, gli scatena contro tutta la comunità. La piccola e sperduta cittadina, sarà dunque spettatrice dell’avidità di Plainview e del suo incontenibile desiderio di possesso, che lo porteranno in una spirale di follia e odio verso tutto e tutti e che finiranno per fargli sporcare le mani di sangue…
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben sei candidature ai Premi Oscar del 2008, portandosi a casa due statuette:
Miglior attore a Daniel Day-Lewis
Miglior fotografia a Robert Elswit
Le altre nomination furono:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Paul Thomas Anderson
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Paul Thomas Anderson
Nomination Migliori effetti speciali sonori a Matthew Wood
Curiosità – fonte: ilcinegico.com
1. Durante il film capolavoro “Il Petroliere” (2008) c’è una scena di forte impatto visivo, quella in cui esplode un pozzo petrolifero e fiamme e fumo si liberano verso il cielo! I vicini di set però non si divertirono affatto durante le prove tecniche di questo momento, perché non erano dei vicini qualunque ma i Fratelli Coen che stavano girando “Non è un paese per vecchi” (2008). I Coen dovettero interrompere le riprese perché la nuvola di fumo si spostò verso il loro set e così annullarono l’intera giornata lavorativa.
2. I due film si ritrovarono in competizione alla notte degli Oscar, dove quello dei Coen batté quello di Anderson 4 a 2.
3. Il pensiero che due capolavori del genere siano stati girati l’uno accanto all’altro è da brividi!