I Tenenbaum
I Tenenbaum, a quasi venticinque anni dalla sua prima sul grande schermo, rimane uno dei film più rappresentativi e personali nati dal genio di Wes Anderson. Grazie a scene memorabili ed iconici personaggi, questo film è stato apri pista e canovaccio per opere il cui baricentro riguarda il tema familiare letto in chiave disfunzionale. I grotteschi modi e gli atteggiamenti, oltre al look, di Chas, Margot e Richie non sono la sola cosa che li rende “strani” ai classici canoni che conosciamo, bensì è l’immediata proiezione delle loro vite nel futuro che verrà, che li confina definitivamente in tale condizione. L’inizio del film subito ci presenta l’originalità di quest’opera, un’opera che fonde le qualità di un buon libro con un altrettanto film, fusione mirabilmente congegnata da una narrazione di taglio familiare curata da Alec Baldwin, che presenta i geniali personaggi-bambino protagonisti dei primi capitoli dell’opera. E’ qui che Anderson dimostra la sua immensità come autore e come artista a 360 gradi, lo straordinario talento dimostrato da Chas, Margot e Richie in realtà è una creatura fragile ed evanescente, un’illusione frutto della bugia perpetrata dal loro padre, Royal Tenenbaum. Un nido familiare sano e virtuoso, minato nelle fondamenta dai reiterati tradimenti di Royal, dal suo essere un bugiardo compulsivo: ciò ha distrutto le radici sulle quali i suoi figli stavano costruendo la propria esistenza ed i propri successi. In assenza del padre e con una madre incapace di percepire la sofferenza dei propri figli, Chas, Margot e Ritchie vedono capitolare le loro vite in insoddisfazioni e fallimenti. Anche a livello scenografico è un costante andirivieni fra passato e futuro, voluto dall’autore per mostrare un lasso di tempo in cui non cambia nulla nella famiglia Tenenbaum. Di fatti, non cambia la casa in cui i tre giovani protagonisti sono nati e cresciuti, né tantomeno si percepisce il mutamento di una New York che in quegli anni cresceva a dismisura su sé stessa. Non cambiano, e non lo faranno fino all’epilogo, gli abiti di Chas, Margot e Richie, emblema dei loro tratti distintivi e delle loro storie personali. Anche la fotografia usata è molto particolare e sapientemente calibrata allo scopo di Wes Anderson: l’uso di accesissimi colori che esplodono in variegate tonalità, così come l’utilizzo di luci calde che accompagnano le simmetrie registiche decisamente molto curate. Tutto questo rende I Tenenbaum una tragicommedia amabile, in cui ogni maschera si scioglie gradualmente in un personaggio e nel suo mondo, ed in cui il vero motore che traghetta personaggi e spettatori da una parte all’altra dello spazio-tempo scenico è il catartico pater familias Royal Tenenbaum, interpretato da uno straordinario Gene Hackman: il peso esistenziale di essere un Tenenbaum viene così risolto grazie alle azioni di un padre, causa degli sbagli dei figli ed unica figura in grado di potervi ovviare.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
I Tenenbaum è un film del 2001 diretto da Wes Anderson. Chas (Ben Stiller), Margot (Gwyneth Paltrow) e Richie (Luke Wilson) sono i figli prodigio dell’avvocato Royal Tenenbaum (Gene Hackman) e di sua moglie Etheline (Anjelica Huston), archeologa. Sin da bambino, Chas è un genio della matematica e degli affari; Margot, adottata dai Tenenbaum, ricevette una borsa di studio per un’opera teatrale che scrisse in terza media; Richie è un piccolo prodigio del tennis. A un certo punto però il padre spiega ai suoi tre figli adolescenti che lui ed Etheline si stanno separando. Ventidue anni dopo, tutti i figli di Royal sono in crisi: Richie, che viaggia per il mondo su una nave da crociera in seguito a un esaurimento nervoso, scrive una lettera al suo amico d’infanzia e vicino di casa Eli Cash (Owen Wilson), rivelandogli il suo amore per la sorella adottiva; Chas è diventato iperprotettivo nei confronti dei suoi due figli in seguito alla morte della moglie Rachael in un incidente aereo; Margot è sposata con il neurologo Raleigh St. Clair (Bill Murray), al quale tiene nascosto il suo vizio del fumo, non scrive più ed è depressa. Nel frattempo, lo storico contabile di Etheline, Henry Sherman (Danny Glover), le fa una proposta di matrimonio. Venendo a conoscenza del fatto, Royal finge di avere un cancro allo stomaco per riconquistare gli affetti ormai perduti. Etheline chiama quindi ciascuno dei figli, Royal si trasferisce nella casa di famiglia e installa attrezzature mediche nella stanza di Richie. Questa inattesa riunione familiare farà chiarezza su alcune zone d’ombra nella vita di ciascuno…
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne una candidatura ai Premi Oscar del 2002:
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Wes Anderson
Curiosità – fonte: ilcinegico.com
1 – Il regista Wes Anderson si è ispirato alla sua famiglia e al divorzio dei suoi genitori. Anjelica Huston nel film è una archeologa come la madre di Anderson.
2 – Per il cognome della famiglia si è ispirato a Brian Tenenbaum, suo amico dell’università, che aveva una sorella di nome Margot proprio come il personaggio di Gwyneth Paltrow.
3 – Wes e Owen Wilson erano compagni di stanza al college. Da lì in poi hanno collaborato in quasi tutti i film di Anderson.
4 – La mano di Ben Stiller con il pallino sotto pelle è in realtà di Andrew Wilson, fratello di Owen e Luke. Owen da bambino gli sparò e il pallino gli rimase lì per sempre.
5 – Margot ha un dito in meno nel film ma in realtà era il personaggio di Margaret in “Rushmore” che doveva avere questo Handicap.
6 – Il personaggio di Richie è ispirato a Bjorn Borg, vincitore di 11 tornei del grande slam di tennis ma ritiratosi a soli 26 anni.
7 – Il cane si chiama Buckley in onore di Jeff Buckley.
8 – Il falco Mordecai fu rapito durante le riprese e ci fu addirittura la richiesta di un riscatto molto alto. La produzione però non poteva pagare la cifra e fermare le riprese per troppo tempo e quindi si decise di prenderne un altro. Del falco non si seppe più nulla…
9 – I topi dalmata non esistono, sono solo topi a cui sono stati disegnati dei puntini.
10 – Gene Hackman e Anjelica Huston rifiutarono i ruoli, finché non presero più corpo e spessore. La Houston indossa i veri occhiali della mamma di Anderson.
11 – Anderson fa un cameo nel film insieme a Andrew Wilson, fratello di Owen e Luke. Sono i commentatori della famosa ultima partita di tennis.
12 – I disegni di Richie da bambino sono in realtà fatti da Eric Anderson, fratello di Wes.
13 – Il personaggio di Eli Cash (Owen Wilson) è ispirato al famoso scrittore Cormac McCarthy.
14 – Il personaggio di Bill Murray è ispirato al neurologo Oliver Sacks.
15 – Durante la scena del compleanno di Margot, la Huston si avvicinò troppo alla torta e i capelli le presero fuoco!