Frost/Nixon – Il duello
Una storia vera degli anni ’70 americani. A tre anni dallo scandalo Watergate, che costrinse il presidente repubblicano Richard Nixon a lasciare la Casa Bianca, lo showman e giornalista inglese David Frost, un uomo che non gode di un grande credito negli ambienti televisivi americani a causa dei suoi programmi rivelatisi dei veri e propri flop, ha l’opportunità di realizzare un ciclo di quattro interviste all’uomo più discusso di quegli anni, offrendo lui un’ingente somma di denaro. E’ una vera e propria occasione per entrambi: per Nixon l’essere rivalutato agli occhi dell’opinione pubblica, dimostrare di essere quel grande statista che guidò il Paese, reo di ciò che considera essere “piccoli” errori, mentre per Frost la rivalsa tanto sognata nei confronti del pubblico e della stampa americana, l’essere apprezzato finalmente anche oltre oceano. Un vero è proprio duello che vedrà un solo vincitore, condotto su un “ring” ben costruito dal grande sceneggiatore londinese Peter Morgan: strategie, allenamenti, provocazioni, colpi bassi, ko e onore delle armi sono tutti ingredienti che Morgan ha sapientemente dosato, ingredienti che hanno caratterizzato la commedia teatrale che ha anticipato il film, sempre a sua firma. Il risultato è una riflessione politica di ampio respiro che va ben oltre la semplice introspezione dell’uomo Richard Nixon, che è capace di mostrare le sue grandi doti e l’ingegno di un Presidente finalmente comprensibile, di un uomo alla ricerca della sua dignità, ma non disposto a rinnegare sé stesso, autocompiaciuto della sua personalità, ma comunque pronto ad incassare ed ascoltare. Bravo Ron Howard a mettersi a disposizione di un copione fatto di dialoghi intensi e serrati, ben congegnato nei suoi snodi narrativi e soprattutto trainato da un cast eccezionale. Michael Sheen (David Frost), ma soprattutto Frank Langella (Richard Nixon), raggiungono vette interpretative che da sole valgono la visione. Ne esce un film ricco di pathos, una sorta di thriller della parola, un pamphlet sull’ambizione ed il potere politico e mediatico, caratterizzato da una regia fluida, ritmata da un montaggio da Oscar.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Frost/Nixon – Il duello, film diretto da Ron Howard, racconta la storia del presidente degli Stati Uniti repubblicano Richard Nixon (Frank Langella) che, in seguito all’inchiesta scandalistica Watergate, decide di dimettersi dal suo ruolo. All’uomo si avvicina David Frost (Michael Sheen), un giornalista britannico, che gli chiede di rilasciargli un’intervista esclusiva in cambio di una cospicua somma di denaro. È il 1977 e Nixon, per ottenere consensi, decide di accettare la proposta del reporter. Per procedere, Frost mette su una squadra di giornalisti di talento: John Birt (Matthew Macfadyen), Bob Zelnick (Oliver Platt) e Jim Reston (Sam Rockwell). Sarà proprio quest’ultimo a dare del filo da torcere all’ex presidente, concedendogli una volta per tutte quel processo che non ha mai avuto.
Nel salotto viene allestito un piccolo studio televisivo con una telecamera puntata direttamente sull’uomo. Emergono temi scottanti, dal Vietnam alla Cambogia, fino a riflettere su quello che è diventato uno strumento ‘veicolo’ di verità e informazione: il mezzo televisivo. Tra Frost e Nixon nasce una vera e propria lotta senza scrupoli, dove l’ex presidente sembra avere la meglio in più di un’occasione. Arriva il giorno dell’ultima intervista e il giornalista, criticato dai suoi colleghi, deve fare l’impossibile per smascherare il suo avversario. Finalmente, arriva l’argomento più atteso da tutti: lo scandalo Watergate. Riuscirà il reporter a mettere in difficoltà Nixon, facendogli ammettere una volta per tutte il suo ruolo, nonché le sue colpe in merito all’accaduto?
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben cinque candidature ai Premi Oscar del 2009:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Ron Howard
Nomination Miglior attore a Frank Langella
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Peter Morgan
Nomination Miglior montaggio a Mike Hill
Curiosità – fonte: www.spettakolo.it
1) Ron Howard, uno dei registi più popolari di Hollywood (non sempre nel senso migliore del termine), dirige quello che forse è il suo film più “autoriale”, tanto che non fu un gran successo al botteghino: ma nessun dubbio che, insieme ad Apollo 13, Frost/Nixon sia suo film migliore.
2) Basato sulla vera intervista televisiva del dimissionato presidente USA Richard Nixon e su una pièce teatrale a Broadway del 2007 (anche vista in Italia) da parte dello showman australiano David Frost, esempio di come il giornalismo a volte riesca laddove la giustizia e la politica non riescano: in qualche modo, incalzato dalle domande del suo interlocutore, Nixon effettivamente confessò che il caso Watergate fu da lui concepito in piena consapevolezza di star commettendo un crimine. Un po’ come se Fabio Fazio convincesse Berlusconi a far luce sul caso De Gregorio.
3) Frost/Nixon, tesissimo e fatto di dialoghi e primi piani, è una meraviglia da un punto di vista della narrativa, e splendidi i duellanti, in una specie di Rocky verbale (come lo definì lo stesso Howard): Frank Langella, credibilissimo pur senza una vera e propria somiglianza col presidente, e un Michael Sheen in stato di grazia. Menzione d’onore per Kevin Bacon, nei panni del collaboratore di Nixon disposto a tutto.
4) Piccola confessione da parte di Howard: anche lui aveva votato Nixon nel 1972!