Barry Levinson
BALTIMORA – MARYLAND (USA), 6 aprile 1942
Carriera – fonte: it.qaz.wiki
Il primo lavoro di scrittura di Levinson è stato per spettacoli di varietà come The Marty Feldman Comedy Machine, The Lohman and Barkley Show, The Tim Conway Show e The Carol Burnett Show. Dopo un certo successo come sceneggiatore – in particolare le commedie di Mel Brooks Silent Movie (1976) e High Anxiety (1977) (in cui interpretava un fattorino) e la sceneggiatura nominata all’Oscar (co-scritta dall’allora moglie Valerie Curtin) And Justice for All (1979) – Levinson ha iniziato la sua carriera come regista con Diner (1982), per il quale aveva anche scritto la sceneggiatura e che gli è valsa una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Diner è stato il primo di quattro film ambientati nella Baltimora della giovinezza di Levinson. Gli altri tre erano Tin Men (1987), una storia di venditori di rivestimenti in alluminio negli anni ’60 con Richard Dreyfuss e Danny DeVito; la saga della famiglia di immigrati Avalon (1990) con Elijah Wood in una delle sue prime apparizioni sullo schermo e Liberty Heights (1999). Il suo più grande successo, sia critico che finanziario, è stato Rain Man (1988), un dramma tra fratelli interpretato da Dustin Hoffman e Tom Cruise in cui Levinson è apparso in un cameo come medico. Il film ha vinto quattro Academy Awards, tra cui Miglior Film e Miglior Regista. Ha anche vinto l’Orso d’Oro al 39° Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Levinson ha diretto il popolare film drammatico sul baseball The Natural (1984), con Robert Redford. Redford avrebbe poi diretto Quiz Show (1994) e scelto Levinson per il ruolo del personaggio televisivo Dave Garroway.Leggi tutto...
Gallery
Curiosità – fonte: www.film.it
Nel panorama del cinema americano contemporaneo, la figura di Barry Levinson si propone come una delle più originali ed allo stesso tempo complicate da analizzare; sceneggiatore di fine capacità inventiva, come regista ha alternato opere decisamente ispirate ad altre che invece non hanno ottenuto il consenso di critica e pubblico. Anche come autore Levinson si è dimostrato capace di poter gestire progetti piuttosto personali ed alternativamente pellicole impostegli dalle majors hollywoodiane. Dopo una lunga gavetta come apprezzato sceneggiatore suoi, ricordiamo, notevoli script come quello di Alta tensione (High Anxiety, 1977) di Mel Brooks, ...E Giustizia per Tutti (…And Justice for All, 1979) di Norman Jewison, e Tootsie (id.,1982 non accreditato) di Sidney Pollack. Levinson ha esordito alla regia con A Cena con gli Amici (Diner, 1982), commedia dolce e amara e vagamente autobiografica, che gli ha fruttato la sua seconda nomination all’oscar per la sceneggiatura (la prima l’aveva ottenuta per il film di Jewison). Dopo l’inaspettato successo di critica di questo piccolo film indipendente, ecco che le porte del cinema mainstream gli si sono spalancate due anni dopo, quando un divo come Robert Redford lo ha voluto alla regia de Il Migliore (The Natural, 1984); il film, interpretato anche da Glenn Close e Kim Basinger, ha un taglio di regia decisamente e volutamente classico, che dimostra la capacità del cineasta di sapersi adattare alle esigenze richieste dalla pellicola su cui sta lavorando. Il vero trampolino di lancio arriva però per il regista tre anni dopo, quando insieme all’allora ancora non famosissimo Robin Williams gira Good Morning, Vietnam! (id.,1987), commedia sulla storia vera del deejay Adrian Cronauer, che si ritrovò a Saigon durante la guerra del Vietnam. Il film ebbe un inaspettato successo di critica e pubblico (più di cento milioni di dollari di incasso in America) e fruttò al suo protagonista la prima nomination allOscar. Dopo questo, ecco il commovente e sapientissimo Rain Man (id., 1988), che regala a Levinson la preziosa statuetta come miglior regia dell’anno, oltre a vincere quella per il film, la sceneggiatura originale e il miglior attore, andata al grande Dustin Hoffman. La pellicola ha senza dubbio rivelato la grande capacità di Levinson di saper dirigere storie intimiste e legate al mondo degli affetti familiari: anche in seguito il cineasta ha saputo dar prova di trovarsi a suo agio quando si trova a raccontare storie più personali, che parlano di gente comune. Non a caso il suo film successivo è stato il poco apprezzato Avalon (id.,1990), saga familiare che ha fruttato all’autore un’altra candidatura per la sceneggiatura. Dopo questo parziale insuccesso, Levinson è stato costretto a cimentarsi in alcuni prodotti a lui meno congeniali, come il riuscito successo di Bugsy (id.,1991), interpretato da Warren Beatty, ed il successivo, clamoroso flop del costosissimo Toys (id.,1992), in cui aveva di nuovo fatto coppia con Robin Williams; quest’ultimo film, una pirotecnica favola dal vago sapore surrealista, ha comunque rivelato una capacità da parte di Levinson di saper giostrare al suo meglio anche con un tipo di cinema visivamente più spinto, più orientato verso il grande spettacolo di colori ed immagini. Purtroppo, il grosso insuccesso della pellicola ha in qualche modo ostacolato la carriera dell’autore, che ha dovuto aspettare di dirigere il forte dramma Sleepers (id.,1996) per tornare a lavorare su un film mainstream con attori del calibro di Dustin Hoffman, Robert De Niro, Brad Pitt, ed il nostro Vittorio Gassman. Dopo l’altro grande fiasco della sua filmografia, il fantascientifico e sconclusionato Sfera (Sphere, 1998), Levinson si è concesso due pellicole più personali e decisamente meglio riuscite come il sardonico e sferzante Sesso e Potere (Wag the Dog, 1997), e la commedia dolce e amara Liberty Heights (id.,1999), storia di una famiglia ebrea nell’America perbenista degli anni ’50. Il film, purtroppo poco visto sia in patria che da noi, ha comunque avuto un buon successo di critica, ed ha soprattutto confermato come l’autore si trovi molto più a suo agio nel raccontare vicende di persone comuni, alle prese con la vita ed i problemi di tutti i giorni.
Filmografia – fonte: www.cinematografo.it
1973 – PROGETTO MICIDIALE – Sceneggiatura
1976 – L’ULTIMA FOLLIA DI MEL BROOKS – Attore (Dirigente); Sceneggiatura
1977 – Alta tensione – Attore (Bellboy); Sceneggiatura; Soggetto
1979 – …E giustizia per tutti – Sceneggiatura; Soggetto
1980 – I RAGAZZI DEL MAX’S BAR – Sceneggiatura
1982 – Tootsie – Sceneggiatura (non accreditato)
1982 – Amici come prima – Sceneggiatura; Soggetto
1982 – A cena con gli amici – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1983 – UN’ADORABILE INFEDELE – Sceneggiatura
1983 – Il migliore – Regia
1985 – Piramide di paura – Regia
1985 – MISSING IN ACTION – Sceneggiatura
1987 – GOOD MORNING, VIETNAM – Regia
1987 – Tin men – due imbroglioni con signora – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1988 – Rain Man – L’uomo della pioggia – Regia
1990 – Avalon – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1991 – Bugsy – Regia; Attore (Gus Greenbaum)
1992 – Toys – Giocattoli – Sceneggiatura; Soggetto; Regia
1993 – HOMICIDE: LIFE ON THE STREET – Montaggio
1994 – JIMMY HOLLYWOOD – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1994 – Quiz Show – Attore (Dave Garroway)
1994 – Rivelazioni – Sesso è potere – Regia
1996 – Sleepers – Regia; Sceneggiatura
1997 – Sesso e potere – Regia
1998 – Sfera – Regia
1999 – LIBERTY HEIGHTS – Regia; Soggetto; Sceneggiatura
2000 – An Everlasting Piece – Regia
2001 – Bandits – Regia
2004 – L’INVIDIA DEL MIO MIGLIORE AMICO – Regia
2006 – L’uomo dell’anno – Regia; Soggetto; Sceneggiatura
2008 – Disastro a Hollywood – Regia
2012 – The Bay – Regia; Soggetto
2013 – Muhammad Ali’s Greatest Fight – Attore (Potter Stewart)
2014 – The Humbling – Regia
2015 – Rock the Kasbah – Regia