Alien
Thriller fantascientifico che entra di diritto fra i grandi film del Cinema mondiale, per la sua straordinaria qualità “tecnica” firmata Ridley Scott. Claustrofobiche scenografie di forte impatto, fotografia usata per rendere ancora più oscuri ed angusti i già poco illuminati corridoi della navicella, montaggio attento a risolvere errori tecnici, straordinari effetti speciali dediti a dare vita al mostro alieno, firmati anche da Carlo Rambaldi, e meritatamente premiati con un Oscar: oscuro, viscido, nauseante, con due bocche allungabili ed un esoscheletro quasi da insetto, l’Alien è uno dei più terrificanti ed angoscianti cattivi della storia del cinema. E poi c’è la sua regia, la saggia ed audace tecnica messa in campo da Ridley Scott, contraddistinta dalla capacità di aumentare a piccole dosi il pathos, che gioca su un’alternanza continua fra tempi morti e picchi di tensione, sapientemente coincidenti con le incursioni “mordi e fuggi” dello Xenomorfo, dove le lunghe sequenze di calma apparente vengono utilizzate con il chiaro scopo di far rilassare lo spettatore per poi turbare improvvisamente la sua quiete. Scott ci prende gusto, poiché, nel consumare la storia, accorcia ulteriormente i momenti di rilassatezza e non concede più di tirare il fiato. I personaggi vengono immersi in un costante clima di angoscia e smarrimento, in un ambiente completamente ostile, vista anche la fuoriuscita di gas dai macchinari in avaria. Tutto questo è reso possibile grazie ad uno script ben strutturato, dove i colpi di scena sono inglobati l’un l’altro e svelati all’improvviso, in una sequenza ben studiata che conserva una “sorpresa” dietro l’altra. Infatti, solo dopo aver visto l’intera pellicola si è consci del fatto che la protagonista sia Ripley e non il capitano Dallas: a metà film la sua morte è spiazzante per noi spettatori! E’ doveroso dunque, sottolineare come gli ottimi attori poco conosciuti all’epoca, sono stati impeccabili ciascuno nelle loro interpretazioni, e soprattutto mai sazi di seguire la sapiente mano che li ha diretti. Sigourney Weaver, John Hurt e Ian Holm, vennero praticamente lanciati da questo film, che ancora oggi è ben saldo al suo status di capolavoro fantascientifico, un thriller solido e ben strutturato, fatto di atmosfere uniche nella loro oscurità, e che ha praticamente lanciato il genere “mostro”, creando due icone assolute della cinematografia: il mostro Alien e la final girl Ripley.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Alien, il film diretto nel 1979 da Ridley Scott, racconta le vicende dell’equipaggio dell’astronave commerciale da traino Nostromo. Mentre si trova sulla rotta di rientro per la Terra, Mother, il computer di bordo, intercetta una misteriosa comunicazione trasmessa ad intervalli regolari, apparentemente di soccorso, e risveglia gli occupanti dall’ipersonno, una condizione di sonno continuo per l’attraversamento di lunghe distanze nello spazio.
Secondo il contratto, l’equipaggio ha l’obbligo di indagare sul segnale rilevato. Analizzata la trasmissione scoprono un piccolo satellite da dove proviene il segnale. Dall’astronave si sgancia una piccola navicella che scende sul satellite.
Dopo un duro atterraggio dovuto alle condizioni atmosferiche e alla superficie rocciosa, la navicella riporta qualche danno ed il capo-tecnico Parker insieme al collega Brett (Harry Dean Stanton) stimano un giorno terrestre per le riparazioni.
Nel frattempo tre membri dell’equipaggio, il capitano Dallas (Tom Skerritt), il vice Kane (John Hurt) e la navigatrice Lambert (Veronica Cartwright) lasciano l’astronave per esplorare l’area e data la poca distanza dal punto di trasmissione rilevato, decidono di raggiungerlo a piedi. Scoprono un astronave dall’aspetto mai visto prima con all’interno una forma di vita aliena fossilizzata. Il vice Kane viene calato all’interno di una caverna poco distante e una volta sul fondo, trova la superficie completamente ricoperta da uova di qualche creatura sconosciuta; il computer della nave intanto decifra il messaggio: è un avvertimento, non una chiamata di soccorso. Quando una delle uova viene disturbata dal vice Kane, si schiude e un orrendo organismo, sfondando il casco, gli si attacca alla faccia. Viene riportato sulla navicella e nonostante il divieto dell’ufficiale Ellen Ripley (Sigourney Weaver), che applicando la procedura di quarantena di 24 ore non apre il portello di blocco interno, l’ufficiale scientifico Ash (Ian Holm) infrange le regole del reparto e li fa entrare.
Kane viene sottoposto a controlli che non danno risultati soddisfacenti a capire la natura della creatura.
Ben presto, il viaggio di ritorno dell’equipaggio si trasformerà in una lotta alla sopravvivenza contro qualcosa di mai visto.
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne due candidature ai Premi Oscar del 1980, portandosi a casa una statuetta:
Migliori effetti speciali visivi a Carlo Rambaldi, Nick Allder, H.R. Giger, Brian Johnson, Denys Ayling
Le altre nomination furono:
Nomination Miglior scenografia a Michael Seymour, Leslie Dilley, Roger Christian, Ian Whittaker
Curiosità – fonte: nospoiler.it
1. L’astronave di Alien ha il nome identificativo “Nostromo”. Esso è anche il titolo di un romanzo di Joseph Conrad. La navetta, invece, è chiamata “Narciso”, curiosamente come il titolo di un altro libro di Joseph Conrad (“Il negro del Narciso”).
2. Lo scrittore di fantascienza A. E. van Vogt minacciò di intentare causa per plagio contro i realizzatori del film, accusandoli di aver tratto l’idea di Alien dal suo racconto del 1939 dal titolo “Discord in Scarlet” (edito in Italia nel volume Crociera nell’infinito). Le parti giunsero in seguito ad un accordo economico.
3. Le prime parole di Harry Dean Stanton (Brett nel film) a Ridley Scott durante la propria audizione furono: “Non amo la fantascienza e neppure i film di mostri“. Scott, divertito dalle parole dell’attore, lo rassicurò dicendogli che il film sarebbe stato più “un thriller alla Dieci piccoli indiani“.
4. Harrison Ford rifiutò la parte del Capitano Dallas, poi andata a Tom Skerritt.
5. Uno dei titoli di lavorazione del film fu “They Bite” (“Essi mordono”).
6. Nella sceneggiatura originale di Dan O’Bannon e Ronald Shusett i nomi dei personaggi erano Standard, Roby, Broussard, Melkonis, Hunter e Faust (non c’era il personaggio di Ash). A Walter Hill e David Giler quei nomi non piacevano e li cambiarono più volte durante la pre-produzione. Alla fine optarono per Dallas, Ripley, Kane, Lambert, Parker e Brett, aggiungendo il personaggio di Ash. La sceneggiatura di O’Bannon e Shusett aveva anche una clausola che indicava che tutti i personaggi erano “unisex”, nel senso che potevano essere interpretati sia da uomini che da donne. Di conseguenza, tutti i personaggi vennero indicati solo con il loro cognome.
7. La voce secondo cui il cast, ad eccezione di Sir John Hurt, non sapesse cosa sarebbe accaduto durante la disgustosa scena del “chestburster”, è in parte vera. La scena era sì abbastanza esplicita nella sceneggiatura, ma agli attori non furono forniti ulteriori dettagli. Ad esempio, Veronica Cartwright non si aspettava di essere imbrattata di sangue. Sigourney Weaver affermò in seguito che lei e il resto del cast sapevano che stesse per accadere qualcosa di drammatico perché, quando arrivarono sul set, operatori di macchina e tecnici indossavano degli impermeabili.
8. Secondo Sir Ian Holm , la testa di Ash conteneva spaghetti, caviale a buon mercato e anelli di cipolla.
9. I disegni originali dello Xenomorfo prevedevano che il killer alieno avesse gli occhi. Fu lo stesso artista H.R. Giger, autore delle concept art della creatura (poi realizzata dal nostro Carlo Rambaldi), a suggerire di eliminarli per rendere la creatura ancora più gelida, priva di emozioni.
10. Ridley Scott ha recentemente affermato che Blade Runner (1982) è ambientato nello stesso universo narrativo di Alien.
Il mostro c’è ma non si vede, almeno nella parte iniziale, una sorta di “Jaws” nello spazio ma con atmosfere ancora più claustrofobiche.. l’inizio di una nuova saga di successo.. con una giovanissima Sigourney Weaver in formissima e bellissima ! ❤😉👍
Antonio, grazie per il tuo commento prezioso e molto interessante. Il paragone con un altro grande film del cinema è più che centrato! Mi raccomando, continua a seguirci e, soprattuto, a regalarci i tuoi pensieri! 🙂