Boogie Nights – L’altra Hollywood
Alla sua seconda esperienza, Paul Thomas Anderson decide di cimentarsi in un tema tutt’altro che facile, decide di esplorare il mondo hollywoodiano del porno e dell’erotico di fine anni settanta ed inizio anni ottanta. Anderson è delicato nel misurarsi con un contesto così difficile, grazie ad una regia sobria e mai ripetitiva, nel pieno rispetto dello stile anni ’70 e del mitico VHS. Ottima la fotografia, affatto scontata e soprattutto rispettosa dello stile registico scelto. Il montaggio è un diapason, sapientemente integrato con i lunghi piani sequenza girati e la sceneggiatura accompagna il ritmo crescente così come l’ascesa del protagonista (uno straordinario Mark Wahlberg), sino alla sua caduta e successiva ripresa, genialmente strutturata di pari passo con gli altri personaggi e, soprattutto, con un mondo non semplice da comprendere appieno. L’aura nostalgica che aleggia per un tipo di cinema in forte mutamento, lo rende un prodotto cult, perché affianca la dualità fra opportunità e difficoltà proprie dell’avvento del VHS: la cassetta abbassava si la qualità del prodotto, ma dava la possibilità di una commercializzazione spinta, visti i costi contenuti e la facilità di diffusione. Questo filo narrativo si intreccia con le vite dei personaggi, grazie ad un’attenta e sapiente regia che delicatamente passa da uno all’altro mostrando i rispettivi percorsi parabolici delle loro vite destinate a toccare il fondo, ma solo in apparenza. Infatti, alla fine quasi tutti riescono a realizzare quelle piccole aspettative e quei sogni che portano con sé.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Boogie Nights – L’altra Hollywood è un film del 1997 diretto da Paul Thomas Anderson.
Il protagonista della vicenda è il diciassettenne Eddie Adams (Mark Wahlberg), lavapiatti in un locale notturno di San Fernando Valley, Los Angeles. Spinto dall’insopportabile situazione familiare, il ragazzo accetta la proposta del regista pornografico Jack Horner (Burt Reynolds) che, alla fine degli anni Settanta, vorrebbe elevare il porno ad una forma d’arte. Dopo aver accettato l’ingaggio, Eddie fa la conoscenza della troupe composta da Buck Swope (Don Cheadle), Reed Rothchild (John C. Reily), Rollergirl (Heather Graham), Becky Barnett e Amber Waves (Julianne Moore). Consigliato dal produttore, soprannominato il ‘Colonnello’, Eddie adotta il nome di Dirk Diggler e, nel 1978, diventa uno degli attori porno più popolari e pagati d’America. Dirk frequenta feste esclusive, persone in vista e la sua vita sembra perfetta. L’idilliaca situazione, tuttavia, cambia radicalmente con l’inizio del nuovo decennio. Il Colonnello viene arrestato e Horner si rifiuta di abbandonare la pellicola e dedicarsi alla videocassetta, compromettendo seriamente gli introiti del team. L’arrivo di un nuovo e aitante attore, inoltre, offusca Dirk che si consola facendo uso di cocaina. La burrascosa discussione, che causa l’allontanamento tra Jack e Eddie, sarà l’inizio della vertiginosa parabola discendente che coinvolgerà tutta la strampalata famiglia allargata. Mentre Amber e Rollergirl annegano le loro frustrazioni nell’abuso di droghe, Dirk sperpera tutte le sue finanze e coinvolge Reed in un’impresa pericolosa e Jack deve trovare un compromesso tra i suoi sogni e la realtà…
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben tre candidature ai Premi Oscar del 1998:
- Nomination Miglior attore non protagonista a Burt Reynolds
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Julianne Moore
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Paul Thomas Anderson
Curiosità – fonte: www.cinematographe.it
1. Leonardo DiCaprio doveva interpretare Dirk Diggler.
Una volta, Leonardo DiCaprio raccontò a un programma radiofonico australiano che Dirk Diggler era l’unico ruolo che si è davvero pentito di rifiutare. L’attore ha infatti detto ai microfoni: “È probabilmente l’unico film che mi è stato offerto e che ho rifiutato, ma ora vorrei aver fatto Boogie Nights. La prima volta che ho incontrato Paul Anderson per discutere del ruolo, non avevo visto nessuno dei suoi lavori precedenti, ora li ho visti e anche quel film mi è piaciuto molto. Eppure, ho dovuto dire di no per lasciare spazio al Titanic di James Cameron“, diventato poi il film di maggior successo di tutti i tempi e trasformando Leo in una superstar globale che può scegliere qualsiasi film in cui recitare.
2. Mark Wahlberg ha quasi rifiutato il ruolo da protagonista.
Wahlberg, allora noto come il rapper “Good Vibrations” Marky Mark e modello di biancheria intima di Calvin Klein, ha avuto i suoi dubbi sull’accettare il ruolo. “Le showgirl avevano appena avuto successo e provenendo dal mondo dell’intimo, della musica, ero tipo ‘eh, non voglio farlo” ha detto Wahlberg a Grantland. “Poi ho iniziato a leggere la sceneggiatura, ho letto le prime 35 pagine e ho detto ‘Devo incontrare il regista’. Dissi: “questo tizio vuole che io faccia un film davvero serio.” Boogie Nights ha segnato una carriera importante per Wahlberg mentre giocava con la sua reputazione da cattivo ragazzo.
3. A Samuel L. Jackson era stato offerto il ruolo di Don Cheadle.
Il regista Paul Thomas Anderson ha rivelato nel commento in DVD legato al film, che la sua prima scelta per il ruolo fu Samuel L. Jackson, la cui risposta fu “Che diavolo è questo?” e ha apertamente rifiutato di fare un provino. Apparentemente, un film sulle star del porno era di calibro troppo basso per un attore che sarebbe diventato il protagonista di Snakes on a Planet.
4. Dirk Diggler è un personaggio basato su un vero porno attore.
La vertiginosa ascesa e la brutale caduta di Dirk Diggler hanno somiglianze sorprendenti con quelle di John Holmes, la celebre pornostar degli anni ’70, che da benestante divenne tossicodipendente e con una vita da criminale. Morì di complicazioni a causa dell’HIV/AIDS nel 1988. Boogie Nights era una versione più completa del cortometraggio mockumentary di Paul Thomas Anderson, intitolato The Dirk Diggler Story (1988).
5. Il grande membro di Diggler era una protesi fatta di gesso.
Anche se Boogie Nights ha reso Mark Wahlberg una rispettabile star del cinema, da allora è stato perseguitato su alcune domande riguardo il suo membro. Nell’ultimo scatto del film, Diggler lascia scoprire se il pene di cui tutti parlano sia poi così grande. Purtroppo per Wahlberg, quel rigonfio che si vedeva nelle parti intime, era solo una protesi di gesso e peli pubici finti, il che significa che non è superdotato come il suo personaggio.
6. Ron Jeremy è stato consultato per Boogie Nights – L’altra Hollywood.
Il modo in cui Paul Thomas Anderson interpreta l’età dell’oro del porno è a dir poco revisionata. Per dargli un tocco di verosimiglianza, però, il giovane regista ha chiesto consiglio a Ron Jeremy, un veterano esperto. Anderson ha trascorso molto tempo con la leggenda del porno nell’anno precedente alle riprese. Quest’ultimo è stato anche abbastanza disponibile, invitando i membri del cast ai set dei suoi film. Jeremy ha detto a The Indipendent che molti del cast sono andati, tranne Burt Reynolds, che si giustificò dicendo: “Conosco il porno: non ho bisogno di vederlo”.
7. Burt Reynolds non ha più lavorato con Anderson.
Burt Reynolds è stata un’icona del cinema degli anni ’70 e in tutta la sua carriera con pochi registi non è andato d’accordo, tra cui con Anderson, che a detta dell’attore era molto arrogante. “Penso soprattutto perché era giovane e pieno di sé. Ogni scatto che facevamo, era come la prima volta” disse Reynolds a GQ.
8. Alfred Molina non aveva mai ascoltato “Sister Christian” prima.
Per molti fan, il personaggio più memorabile del film fu il trafficante di droga Rahad Jackson, interpretato dall’attore britannico Alfred Molina, che cita “Sister Christian”, mentre un tizio con indosso solo la biancheria intima, fa scoppiare i petardi in sottofondo. L’attore ha però dichiarato a Grantland di non aver mai sentito la canzone prima delle riprese, sostenendo che quest’ultima non ha mai avuto molto successo con le radio inglesi.
9. Paul Thomas Anderson ama alla follia i porno.
Solo perché le cose non vanno a buon fine per Diggler non significa che Boogie Nights sia un’accusa moralistica per la fabbrica del cinema porno. In realtà, è il contrario. Anderson ha fatto un omaggio all’industria del porno, a quei film che ha sempre studiato fin da adolescente. “Avevo 17 anni, quindi ero completamente immerso nel guardare i porno come un ragazzino arrapato e come una sorta di regista” ha detto Anderson a Film Four.
10. Boogie Nights – L’altra Hollywood non avrà mai un sequel.
Non ci sarà mai un Boogie Nights 2, nonostante l’enorme successo riscosso con la critica e con il pubblico. In un’intervista con Moviehole, Anderson ha fatto cadere tutte le speranze di un possibile sequel, ammettendo che ormai la vita di Diggler sarebbe spacciata.