Parla Con Lei

Parla con lei

2002 ‧ Drammatico/Romantico ‧ 1h 52m

Un melodramma vibrante e laconico, una storia d’amore, di morte, d’amicizia e di solitudine che chiude il percorso di maturità di un grande artista poliedrico come Pedro Almodóvar, dai suoi esordi al tocco raffinato tangibile di Parla con lei. “Sia il cinema che le lacrime hanno lo stesso sesso. Tutto il resto è ginecologia“, le parole di  Almodóvar dopo aver portato un pubblico in lacrime con il suo precedente lavoro del 1999, Tutto su mia madre, e che trovano compimento in questa pellicola. Un film caratterizzato da un amore carnale, feticista, pieno ed incontrollabile, un amore così coinvolgente che non si arresta neanche di fronte alla morte, un palese connubio fra eros e thanatos, per citare l’idioma greco. In Parla con lei, così come in altre opere del regista, a prevalere è la legge del desiderio. Questa volta, ad ispirare il maestro è il reale caso di un guardiano di un obitorio, in Romania, che fece l’amore con una giovane donna morta, ma la ragazza, stimolata dall’amplesso, si svegliò dal raro caso di catalessi da cui era affetta e che la rendeva morta solo in apparenza. Qui non è un guardiano dell’obitorio il protagonista, ma Benigno (Javier Cámara), un infermiere disperatamente innamorato di Alicia (Leonor Watling), una ballerina rimasta in coma dopo un incidente stradale. Un amore impossibile come quello parallelo del giornalista Marco (Darío Grandinetti) con la torera Lydia (Rosario Flores), morta suicida nell’arena per amore di un altro. Ed in ospedale, Marco e Benigno si incontrano ed instaurano un rapporto d’amicizia tra i più commoventi mai portati sul grande schermo, un’amicizia che nasce dalla solidarietà degli innamorati non corrisposti e soprattutto dal dolore insito nella solitudine. Qui l’illuminazione di Almodóvar, la sua capacità di rovesciare i canoni dell’amore: non sono più le donne ad immolare se stesse per preservare la felicità dell’amato, ma gli uomini, presentati come sensibili, umani, dimessi, commossi. Una prima fase volutamente lenta lascia spazio ad un crescendo di emozioni, in cui angoscia, nostalgia, passione si intrecciano in una moltitudine di linguaggi tutti differenti, lasciando spazio anche al teatro ed alla danza, con le coreografie di Pina Bausch, alle chicche cinefile come la miniatura in bianco e nero del classico film horror hollywoodiano degli anni ’30, ed alla musica affidata a Caetano Veloso. Almodóvar scava con tremore nell’arte del melodramma, dove l’amore più è contrastato più si fa contagioso e straripante. I personaggi danzano le proprie storie proprio come nei balletti della Bausch, mantenendosi sempre sull’orlo dell’abisso, talvolta precipitandovi. A muoverli è un destino oscuro, crudele e malinconico. E per un melodramma classico non può non essere il teatro il luogo in cui l’azione cinematografica ha inizio e termine. Giù il sipario: il miracolo di Almodóvar si è ripetuto ancora.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Parla con lei, film diretto da a Pedro Almodóvar, racconta la storia di Marco (Darío Grandinetti), uno scrittore, e Benigno (Javier Cámara), un infermiere, che si conoscono durante uno spettacolo teatrale. I due, dopo la piéce, si perdono di vista e seguono ognuno la propria vita. Marco conosce la torera Lydia (Rosario Flores) e inizia una relazione con lei. Qualche mese dopo la donna subisce un incidente durante la corrida. Marco, accorso in ospedale per soccorrerla, incontra di nuovo Benigno, che lavora proprio in quella clinica. Oltre a svolgere il suo lavoro, l’infermiere si prende cura di Alicia (Leonor Watling), una ballerina in coma, ormai da anni, dopo un incidente stradale. Tra le continue visite a Lydia, Marco e Benigno stringono una forte amicizia. Nelle ore passate tra le mura della clinica, le vite di questi quattro personaggi si intrecciano e gli avvenimenti del passato, del presente e del futuro condurranno Benigno, Marco, Lydia e Alicia verso un insospettabile destino.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne due candidature ai Premi Oscar del 2003, portandosi a casa una statuetta:
Miglior sceneggiatura a Pedro Almodóvar

Le altre nomination furono:
Nomination Miglior regia a Pedro Almodóvar


Curiosità – fonte: www.filmpost.it

1. Roberto Benigni.
Mentre scriveva la sceneggiatura di Parla con lei, pensando al personaggio di Benigno, Almodóvar aveva in mente Roberto Benigni. È stato lo stesso regista a dichiararlo, aggiungendo che qualora non avesse trovato un altro attore adatto alla parte, si sarebbe rivolto al collega e amico italiano. Per il ruolo di Benigno, la scelta di Pedro Almodóvar è caduta su Javier Cámara, che si è dimostrato perfetto per la parte.

2 – Le accuse degli animalisti.
I tori sanguinanti che vediamo nel film durante le corride sono animali veri, feriti gravemente anche nella realtà. Un gruppo di animalisti di Madrid ha tentato di sporgere denuncia contro Almodóvar per maltrattamento; il regista si è difeso sostenendo di aver avuto il permesso di uccidere i tori direttamente dai proprietari.

3 – Storie di ordinaria follia.
Tutti conosciamo la famosa scena del breve film muto in bianco e nero. Benigno descrive ad Alicia le immagini che gli spettatori vedono sullo schermo. La scena mostra un uomo che dopo aver assunto un farmaco sperimentale preparato dalla sua donna diventa via via sempre più piccolo. L’uomo decide di entrare nel corpo della donna e non uscirne più. Questo piccolo film si presta a diverse interpretazioni, chiare nel corso della pellicola. La curiosità che forse alcuni non sanno è che un racconto simile a quello messo in scena in Parla con lei si trova anche in Storie di ordinaria follia di Charles Bukowski.

4 – La scelta di Darío Grandinetti.
Una delle ragioni che hanno spinto Almodóvar a scegliere Darío Grandinetti per il ruolo di Marco è stato il suo talento interpretativo nel piangere. A tale proposito, il regista ha aggiunto che Grandinetti è “l’attore che piange meglio di tutti nel cinema”. Per Almodóvar le lacrime, quando è un uomo a piangere, nascondono un mistero affascinante. Grandinetti, sempre a detta del regista, nel pianto ha un talento superiore ad Antonio Banderas che pure, secondo Almodóvar, è imbattibile nell’esprimere dolore senza lacrime.

5 – Gli uomini e la tragedia.
Chiudiamo questa piccola carrellata di curiosità su Parla con lei con una considerazione di Almodóvar sul genere di film che tende ad associare alla figura degli uomini. “Sembra che gli uomini mi ispirano le tragedie” ha dichiarato il regista in occasione dell’uscita del film. Parla con lei è un chiaro esempio di come i film di Almodóvar con protagonisti maschili siano quasi sempre drammatici, tragici. Una caratteristica che il regista rimanda a un’evoluzione della sua visione, alla maturità e alle considerazioni che la vita lo ha portato a fare.


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