Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello
Solitamente, quando si porta sul grande schermo la riduzione cinematografica di un’opera editoriale, il rischio di deludere le attese è estremamente alto. Se poi si parla di un capolavoro di fantasia, di un best seller, che vanta miliardi di adepti in tutto il mondo, firmato dal professore di Oxford J.R.R. Tolkien, beh il rischio diventa una certezza. Ma a Peter Jackson il miracolo è pienamente riuscito! Grazie all’uso sapiente della tecnologia ed al suo amore per l’opera scritta, ogni fotogramma de Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello, risplende di magnificenza e di autentico spirito tolkieniano. Oltre alla monumentale produzione necessaria a ricreare il fantastico mondo della Terra di Mezzo, la passione profonda per l’opera di Tolkien ha spinto Jackson a prendere ogni decisione nella maniera più giusta, a cominciare dalla scelta degli illustratori, i migliori al mondo, ovvero Alan Lee e John Howe, sino al coinvolgimento di studiosi di idiomi, al fine di assicurare dialoghi impeccabili, iscrizioni originali della lingua degli elfi e di quella di Mordor. Inoltre, la maestosità, la purezza selvaggia e le incontaminate lande della Nuova Zelanda, terra natia dell’autore e regista, ha generosamente coadiuvato le scenografie al punto da essere nominata agli Oscar: la varietà del paesaggio ha permesso al cineasta di seguire la Compagnia per immense distese pianeggianti, lussureggianti zone boschive, minacciose cime innevate, enormi corsi d’acqua, garantendo ad ogni scena un teatro naturale appropriato e di grandissimo impatto. Ma le scenografie artificiali non risultano meno spettacolari di quelle naturali: da perdere il fiato è la ricostruzione della pietra lucente della Torre di Orthanc che svetta al centro della piana di Isengard, così come Barad-Dur, le mura brulicanti di creature maligne che nascondono e proteggono il cuore nero di Sauron, il Signore Oscuro. Tutto questo è accompagnato dalla straordinaria musica del premio Oscar Howard Shore, che ha reso ancor più perfetta una coordinazione ed una produzione maniacale. E poi ci sono gli interpreti, a dir poco straordinari, specie i nove compagni di avventura che costituiscono la Compagnia dell’anello. Ian McKellen nei panni di Gandalf il Grigio è stato forse quello che si è di più contraddistinto fra le immense performance di Mortensen, Wood, Rhys-Davies, Bean, Bloom e gli altri “hobbit“. Nel complesso dell’opera, della trilogia per la precisione, La compagnia dell’anello sancisce egregiamente la concezione tolkieniana, in cui ogni particolare ne esprime la bellezza, la grandiosità, l’intensità e la soffusa malinconia, un monumento allo spirito romantico e avventuroso proprio dell’opera del filologo e romanziere britannico, un piacere per gli occhi e per il cuore.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
“Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende. Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli, Nella Terra di Mordor, dove l’ombra cupa scende.”
Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello è un film del 2001 diretto da Peter Jackson, basato sul primo volume dell’omonima trilogia di J.R.R. Tolkien. La storia ha inizio quando l’Unico Anello, forgiato da Sauron per controllare la Terra di Mezzo, finisce, secoli dopo, nelle mani di Bilbo Baggins. Mentre a Hobbiville si celebra il suo compleanno, lo hobbit indossa l’anello per fuggire dalla festa, diventando invisibile. Gandalf (Ian McKellen), stregone e amico di vecchia data dello hobbit, interviene persuadendo Bilbo a lasciare l’anello al nipote Frodo (Elijah Wood), al quale rivela la natura oscura dell’oggetto. Frodo, osservato da Sauron, parte per il villaggio di Brea, in compagnia di Samvise Gamgee, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc. Qui Frodo è attaccato dai Nazugl e salvato da Grampasso (Viggo Mortensen), mentre Gandalf si reca da Saruman Il Bianco, credendolo un alleato. Ma la caccia dei Nazgul continua e Frodo viene ferito. La principessa elfica Arwen (Liv Tyler) lo conduce dal padre, re Elrond, a Gran Burrone dove lo hobbit si offre di distruggere l’anello, gettandolo nelle fiamme del Monte Fato. Con lui c’è la Compagnia dell’Anello, guidata da Gandalf e composta dai tre fedeli hobbit, dal nano Gimli, dall’elfo Legolas (Orlando Bloom), da Boromir e Aragorn, alias Grampasso. Giunti alle miniere di Moria, un Balrog rende necessario il sacrificio di Gandalf. Aragorn chiede ospitalità a Galadriel (Cate Blanchett), mentre Boromir (Sean Bean) inizia a subire il richiamo dell’anello e tenta di sottrarlo a Frodo e deve decidere se seguire la sua brama di potere.
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben tredici candidature ai Premi Oscar del 2002, portandosi a casa quattro statuette:
Miglior fotografia a Andrew Lesnie
Miglior colonna sonora a Howard Shore
Miglior trucco a Richard Taylor
Migliori effetti speciali a Richard Taylor
Le altre nomination furono:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Peter Jackson
Nomination Miglior attore non protagonista a Ian McKellen
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Fran Walsh, Peter Jackson
Nomination Miglior canzone a Roma Ryan, Enya Ryan, Nick Ryan
Nomination Miglior scenografia a Dan Hennah, Grant Major
Nomination Migliori costumi a Richard Taylor, Ngila Dickson
Nomination Miglior montaggio a John Gilbert (I)
Nomination Miglior suono a Christopher Boyes, Hammond Peek, Gethin Creagh, Michael Semanick
Curiosità – fonte: www.deejay.it
1. Nicolas Cage avrebbe potuto essere Aragorn.
Oggi sarebbe impossibile immaginare un altro attore nei panni di Aragorn al posto di Viggo Mortensen, diventato celebre in tutto il mondo proprio grazie a questo ruolo. Eppure l’interprete ne ha sostituito un altro, Stuart Townsend, che già aveva cominciato a girare qualche scena del film di Peter Jackson. Mortensen stesso era perplesso se accettare o no: fu il figlio, Henry, grande fan del libro di Tolkien, a dirgli che avrebbe dovuto accettare assolutamente. Prima ancora la parte di Aragorn, futuro re di Gondor, era stata offerta al premio Oscar Daniel Day-Lewis, che rifiutò più volte, e a Nicolas Cage, che declinò per problemi di famiglia.
2. Sean Connery rifiutò il ruolo di Gandalf.
Sean Connery rifiutò il ruolo di Gandalf perché non aveva mai letto i libri e non aveva capito la sceneggiatura. Per convincerlo gli offrirono il 15 per cento sugli incassi del film: se avesse accettato avrebbe avuto come compenso 400 milioni di dollari, più di quanto un attore sia mai stato pagato per un singolo ruolo. Peter Jackson offrì il ruolo anche a David Bowie: ma il Duca Bianco alla fine rifiutò di essere Gandalf Il Grigio per i troppi impegni.
3. I Beatles volevano fare un film su Il Signore degli Anelli.
“A volte la realtà supera l’immaginazione” sembra una frase fatta, ma in certi casi è davvero così: negli anni ’60 i Beatles avrebbero voluto fare un film su Il Signore degli Anelli diretto da Stanley Kubrick. Fu proprio Tolkien a bloccare il progetto. Paul McCartney avrebbe interpretato Frodo, Ringo Starr Sam, George Harrison Gandalf e John Lennon Gollum. Quasi 60 anni dopo Peter Jackson, che ha trasformato Il Signore degli Anelli in una trilogia cinematografica pluripremiata, ha realizzato un documentario sui Beatles, Get Back (la trovate su Disney Plus).
4. Christopher Lee rileggeva il libro ogni anno.
Christopher Lee era un grandissimo estimatore di Il Signore degli Anelli: rileggeva il libro ogni anno ed è l’unico membro del cast ad aver incontrato J.R.R. Tolkien in un bar di Oxford. Avrebbe voluto interpretare Gandalf, ma Peter Jackson lo volle per il cattivo, Saruman. L’attore ha anche realizzato diversi album metal che si ispirano alle atmosfere dei libri di Tolkien.
5. Jake Gyllenhaal ha fatto il provino per Frodo.
All’epoca della pre-produzione di Il Signore degli Anelli Jake Gyllenhaal era un giovane attore poco conosciuto. Nel 2001 sarebbe diventato famoso grazie al film Donnie Darko, ma all’epoca del provino per il ruolo di Frodo era ancora una promessa. Nessuno gli aveva detto che per fare l’audizione avrebbe dovuto usare un accento inglese. Gyllenhaal è americano e recitò la parte con il suo accento. Diciamo che non andò bene.
6. Uma Thurman ed Ethan Hawke litigarono per il film.
Peter Jackson aveva preso in considerazione per dei ruoli l’allora coppia formata da Uma Thurman ed Ethan Hawke. Avrebbero dovuto interpretare Eowyn e Faramir, che nel film si sposano. Hawke è un grande fan dei libri e voleva partecipare al film. Uma invece non era convinta dal personaggio, che poi è stato riscritto durante il corso della produzione, e rinunciò. Alla fine, anche se non era per niente d’accordo, anche Hawke rinunciò al progetto.
7. Ian Holm prima di Bilbo è stato Frodo.
Ian Holm, l’attore che interpreta Bilbo, zio di Frodo, grazie al film di Peter Jackson in qualche modo è tornato nella contea: nel 1981 aveva infatti interpretato Frodo, in una versione radiofonica di Il Signore degli Anelli realizzata da BBC Radio 4.
8. Gli attori si sono fatti tutti lo stesso tatuaggio.
I protagonisti di La Compagnia dell’Anello sapevano di star partecipando a qualcosa di speciale. Una settimana prima della fine delle riprese, tutti gli attori i cui personaggi fanno parte della Compagnia nel film, si sono fatti lo stesso tatuaggio. Si tratta della parola “nove” in elfico, perché 9 sono i membri della Compagnia: Frodo (Elijah Wood), Sam (Sean Astin), Gandalf (Ian McKellen), Aragorn (Viggo Mortensen), Legolas (Orlando Bloom), Gimli (John Rhys-Davies), Boromir (Sean Bean), Pipino (Billy Boyd), Merry (Dominic Monaghan).
9. L’Unico Anello è del designer Jens Hansen.
Il design dell’Unico Anello, l’oggetto attorno a cui ruota tutta la trilogia di Il Signore degli Anelli, è opera del gioielliere danese Jens Hansen, scomparso nel 1999, prima dell’uscita di La Compagnia dell’Anello. L’artista propose a Peter Jackson 15 prototipi. Alla fine il regista scelse quello che tutti conosciamo, dalla forma semplice (la scritta in elfico è stata aggiunta in computer grafica). Per il film furono necessarie 40 copie, di dimensioni differenti. Due di queste Peter Jackson le ha regalate a Elijah Wood e Andy Srkis, interpreti di Frodo e Gollum, i due portatori dell’Anello.
10. I camei di Peter Jackson nella trilogia di Il Signore degli Anelli.
Il regista Peter Jackson ha partecipato a ogni film della trilogia di Il Signore degli Anelli con delle brevi apparizioni: in La Compagnia dell’Anello mangia una carota sotto la pioggia a Brea. In Le due torri è un guerriero nella battaglia del fosso di Helm. In Il ritorno del re invece è un corsaro ucciso da Legolas. Non solo: la moglie del regista, Fran Walsh, produttrice e sceneggiatrice dei film, ha creato il terribile urlo dei Nazgul.