Cold War
Paweł Pawlikowski nel corso del tempo ci ha abituati a dei piccoli capolavori che hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti. Ha abituato gli addetti ai lavori alla sua umiltà ed al suo modo di mettersi in gioco, di sperimentare e di non aver paura a mostrare ciò che saggiamente ha imparato, fatto suo ed utilizzato. E’ passato dalla fisicità di opere come My Summer of Love ad una sensibilità registica unica, fatta di inquadrature fisse ed utilizzo del bianco e nero, mentre gioca con la colonna sonora che usa per rompere gli schemi. Questa volta a fare da sfondo alla storia d’amore fra il musicista Wictor (Tomasz Kot) e la cantante Zula (Joanna Kulig), è la Guerra Fredda. Un’appassionata quanto tormentata storia d’amore narrata con una precisione matematica: la struttura della sceneggiatura si basa su costrutti a blocchi che racchiudono una passione apparentemente frammentata, trattenuta, ma se la si osserva nel complesso della storia, negli anni che passano nelle vite dei due protagonisti, ha una forza dirompente. La fotografia, a firma del fidato Lukasz Zal, è caratterizzata da grigi modellati sulle tonalità dei sentimenti, della musica che li accompagna, a testimonianza dei contrasti onnipresenti. Dalle frasi ben studiate:
Andiamo dall’altra parte, la vista è migliore da lì.
alla musica, che passa dal suggestivo e trascinante folk tradizionale alle contaminazioni jazz parigine di fine anni ’50. Pawlikowski rimette in discussione ogni cosa, ogni occasione di soddisfazione artistica e personale dei protagonisti, spingendoli verso il sentimento nostalgico per quella chiesetta diroccata nel fango. Ed ancora ad osservare l’orizzonte da una panchina e poi spostarsi di nuovo, per vedere la medesima cosa da un’altra prospettiva. Cold War, è tutto questo! E’ l’opera di un artista sensibile come pochi. E’ molte volte il riflesso della sua esperienza, del suo tessuto biografico di cui ne fa lo strumento attraverso il quale assecondare la memoria e dare forma al tempo.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Cold War, il film diretto da Pawel Pawlikowski, è ambientato nella Polonia dell’immediato secondo dopoguerra, immortalata da una superba fotografia in bianco e nero, dove inizia la lunga e tortuosa storia d’amore tra Wiktor (Tomasz Kot) e Zuzanna “Zula” (Joanna Kulig). Lui, musicista, è incaricato di dirigere il corpo di danza e canto popolare di stato. Lei, giovane e ambiziosa cantante, viene scelta da Wiktor per far parte del coro, che farà ben presto un tour nei paesi sotto il dominio sovietico. Durante un’esibizione a Berlino Est, nel 1952, Wiktor decide di valicare il confine per fuggire dal blocco sovietico e Zula, tradendo le sue aspettative, non lo segue. Inizia per i due amanti un deleterio inseguimento per mezza Europa, lungo quindici anni, fra liti e riavvicinamenti. Le distanze incolmabili e il loro tragico amore sembrano essere il diretto riflesso dell’Europa del tempo, divisa e spaccata in due dalla cortina di ferro, dove nulla lascia presagire per il meglio. Nei loro incontri intermittenti, i due, follemente innamorati ma incapaci di vivere insieme, metteranno progressivamente in crisi le scelte intraprese nel corso del tempo: una guerra fredda che dall’essere un conflitto mondiale giunge fino alla più profonda intimità della coppia.
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne tre candidature ai Premi Oscar del 2019:
Nomination Miglior regia a Pawel Pawlikowski
Nomination Miglior fotografia a Lukasz Zal
Nomination Miglior film straniero
Curiosità – fonte: www.cubemagazine.it
1. In concorso al Festival di Cannes 2018 ha ottenuto il premio per la Miglior Regia.
2. Il film è il candidato della Polonia per la corsa agli Oscar e ha ottenuto il più alto numero di nomination agli EFA.
3. I personaggi principali sono stati liberamente ispirati ai membri del famoso gruppo polacco di danza popolare Zespól Piesni i Tanca Mazowsze (nel film Mazowsze è stato cambiato in Mazurek). Tadeusz Sygietynski e Mira Ziminska si sposarono e dopo la guerra visitarono la campagna alla ricerca di giovani cantanti e ballerini folk di talento. Hanno anche composto la canzone Dwa serduszka, cztery oczy, che è il leitmotiv del film.
4. Tutti i pezzi jazz del film sono stati arrangiati e, per le parti al pianoforte, suonati da Marcin Masecki.
5. Cold War è dedicata ai genitori di Pawel Pawlikowski.