Whiplash
Il sogno di diventare il miglior batterista di sempre si incarna nel brillante e determinato Andrew Neiman (Miles Teller). La sua grande passione per il jazz lo porta a frequentare il più celebre conservatorio di New York dove incontra Terence Fletcher (J.K.Simmons), rigido insegnante che riconosce subito il talento di Andrew e lo seleziona per la sua orchestra. Ma l’eccitazione di Andrew si trasforma presto in un mix di determinazione e forte stress per via dei proibitivi standard richiesti da Fletcher: col passare dei mesi i due instaurano un rapporto morboso che porterà Andrew ad allontanare dalla sua vita tutto ciò che non c’entra con la musica. Cinque le nomination ai premi Oscar del 2015, tra cui quella a miglior film e tre le statuette vinte, oltre che un sonoro successo ai Golden Globe per J.K. Simmons come miglior attore non protagonista. Questa è solo la conferma che Whiplash è davvero un piccolo grande capolavoro. Gran parte del merito è dovuto all’intensa interpretazione dei due protagonisti: la bravura del giovane Teller è quella di aver dato al suo personaggio inizialmente un approccio timido per poi sfociare in una toccante genialità, miscelata alla nevrosi ed al costo, sia fisico che mentale, propria della musica e della sua successiva gloria, mentre J.K. Simmons ha reso epico e toccante il suo personaggio sin dalla sua prima battuta. L’alchimia creatasi fra i due attori, che portano l’intero film sulle proprie spalle, è subito evidente: una perfetta simbiosi fa sì che l’uno sia al servizio dell’altro, facendoci assistere ad un qualcosa di unico, veramente raro e dannatamente speciale. Ma Whiplash funziona da qualsiasi angolatura lo si voglia guardare. Il montaggio, ad esempio, è semplicemente maestoso: sapientemente ritmato contribuisce in maniera delicatamente sensibile a rendere la nevrosi, e le sue sfaccettature, sempre più incisiva. I primi piani ed i dettagli, specie sulle mani insanguinate del giovane Neiman, sono la prova di una costanza necessaria per sublimarsi ad artista di livello. La colonna sonora manda in estasi gli amanti del jazz, grazie alle sue melodie intense ed alle percussioni spinte sino ai limiti di un’umana resistenza. Infine, la regia del giovanissimo Damien Chazelle, che ne firma anche la sceneggiatura, è magistralmente sagace, mai sopra le righe, umile, al servizio degli attori e della musica. Tutto funziona all’unisono, al punto da creare un rapporto diretto col protagonista, facendo in modo che lo spettatore possa instaurare un’empatia con la mente e l’anima del protagonista per comprendere appieno tutta la sua frustrazione, la bramosia dell’avere successo e l’assoluta testardaggine nel non arrendersi, nel non essere mai pago, e soprattutto di capire la sua assoluta incapacità di sviluppare un lato umano ed affettivo verso tutto ciò che non riguarda la musica. Andrew è incapace di vivere, ma capace di donare emozioni uniche davanti la sua batteria.
Trama – fonte: www.comingsoon.it
Whiplash, film del 2014 diretto da Damien Chazelle, è la storia di Andrew Neiman (Miles Teller), uno studente di jazz al primo anno del prestigioso Conservatorio Shaffer, a New York. Ha studiato percussioni fin dall’infanzia e aspira a diventare un batterista di fama internazionale. Andrew viene invitato dallo scorbutico direttore Terence Fletcher (J. K. Simmons) nella sua band come secondo batterista. Fletcher è eccessivamente aggressivo e violento con i suoi studenti, rivolgendo loro pesanti insulti. Tempo dopo, la band del direttore si presenta a un concorso, ma il primo batterista, nella pausa tra primo e secondo tempo, non trova gli spartiti, e non riuscendo a farne a meno, cede il posto ad Andrew, il quale conosce il pezzo a memoria. Dopo la brillante performance, Andrew viene promosso a primo batterista. Il ragazzo si esercita fino a farsi sanguinare le mani e lotta strenuamente con lo scontroso direttore per mantenere il posto. Pronto a dedicarsi in tutto e per tutto alla sua realizzazione professionale, decide persino di lasciare la sua ragazza (Melissa Benoist). Quando la band di Fletcher partecipa a un nuovo concorso, Andrew si presenta trafelato e sconvolto a causa degli imprevisti che ha dovuto affrontare per giungervi. Incapace di eseguire una performance soddisfacente, scoppia l’ennesima discussione con il direttore: a causa della mancanza di empatia di Fletcher, Andrew lo attacca di fronte al pubblico, venendo così espulso dal Conservatorio. Il padre di Andrew (Paul Reiser) lo convince a intentare una causa contro il professore, il quale viene di conseguenza licenziato. Sembra che il rapporto tra i due sia definitivamente terminato, ma non è così; infatti, avranno modo di incontrarsi e nuovamente confrontarsi, scontrarsi e spingersi oltre i propri limiti.
Cast – fonte: www.comingsoon.it
Trailer
Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it
Il film ottenne ben cinque candidature ai Premi Oscar del 2015, portandosi a casa tre statuette:
Miglior attore non protagonista a J.K. Simmons
Miglior montaggio a Tom Cross
Miglior missaggio sonoro a Thomas Curley, Ben Wilkinson, Craig Mann
Le altre nomination furono:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Damien Chazelle
Curiosità – fonte: www.lascimmiapensa.com
1 – Andrew ha un incidente d’auto mentre si reca al concerto al quale si deve esibire. Miles Teller è stato coinvolto in un incidente stradale devastante prima di iniziare la sua carriera da attore. Questo film deve aver avuto un forte impatto emotivo su Teller, non solamente dal punto di vista musicale;
2 – Durante le scene più intense di pratica alla batteria, il regista non urlava mai “stop!” in modo da far continuare a suonare Teller fino allo sfinimento. In questo modo è sicuramente riuscito a trasmetterci molto meglio la fatica che Andrew provava nelle sue estenuanti esercitazioni allo strumento;
3 – È uno dei film con il più basso incasso ad essere mai stato nominato dall’Academy per il premio Oscar al miglior film. Questo è un peccato, anche se il film ha avuto un ottimo impatto sulla critica non ne ha avuto uno altrettanto buono da parte del pubblico, a giudicare da quanto è riuscito a rendere ai botteghini;
4 – Per la scena degli schiaffi, J.K. Simmons e Miles Teller hanno girato diverse riprese nelle quali gli schiaffi erano solo mimati. Per la ripresa definitiva hanno deciso di filmare la scena, che è stata poi inserita nel film, con veri e propri schiaffi. Questo avrà sicuramente dato agli attori un’occasione per immedesimarsi molto di più nei personaggi, così da permettere la resa di una scena il quanto più realistica possibile;
5 – Il regista e scrittore del film, Damien Chazelle, non riuscendo ad ottenere finanziamenti per il film lo ha trasformato in un cortometraggio da presentare al Sundance Film Festival del 2013, vincendo così il Short Film Jury Prize. Grazie a questo premio è riuscito ad ottenere i finanziamenti necessari a permettergli la realizzazione del film. Capita molto spesso purtroppo che film destinati alla grandezza non trovino i fondi giusti, rimanendo così irrealizzati. Fortunatamente in questo caso Chazelle è riuscito a far comprendere la qualità del prodotto che voleva realizzare e a ottenere i finanziamenti necessari;
6 – Il film è stato girato in 19 giorni. 19 giorni di ripresa non sono molti, ma la cosa non sorprende più di tanto considerato che il progetto del film era in cantiere già da un po’ ed era già stato realizzato un cortometraggio al riguardo, che ne ha sicuramente agevolato la produzione;
7 – J.K. Simmons si è incrinato due costole durante gli ultimi due giorni di riprese quando Miles Teller lo ha affrontato, durante la scena in cui Andrew salta addosso a Fletcher. Simmons è riuscito comunque a continuare a lavorare nonostante il suo infortunio. Ricordiamoci che stiamo parlando di un’attore che durante le riprese aveva quasi sessant’anni, non dev’essere stato facile continuare a lavorare in quelle condizioni;
8 – Miles Teller, che suona la batteria da quando aveva 15 anni, si è ritrovato con diverse vesciche sulle mani a causa dello stile non molto convenzionale con cui si suona nel jazz. Qualsiasi musicista e amante del genere sa bene che i migliori batteristi della storia suonavano jazz, questo appunto per lo stile non affatto semplice che lo caratterizza;
9 – Miles Teller ha preso lezioni di batteria 4 ore al giorno per 3 giorni alla settimana così da prepararsi al suo ruolo nel film. Deve aver affrontato delle ore di esercitazione molto intense, magari non come quelle che svolgeva Andrew nel film, ma sicuramente avrà avuto modo di capirlo meglio e sentire cosa avrebbe potuto provare in una situazione di così forte stress;
10 – J.K. Simmons ha vinto 47 premi per il suo ruolo di Fletcher. In questo caso c’è poco da dire, l’abbiamo vista tutti l’interpretazione di Simmons e possiamo solo dire che è stata veramente di forte impatto.