Duel

Duel

1971 ‧ Thriller/Azione ‧ 1h 30m

Un imponente affresco con lo spirito del B-Movie del cuore nero dell’America, reo solo di avere l’ambizione del blockbuster che ha segnato il nuovo cinema statunitense. In Duel un giovanissimo Steven Spielberg mostra agli addetti ai lavori ed al pubblico presto internazionale, tutta la sua conoscenza della settima arte, le sue doti fuori dall’ordinario e la sua fame di raccontare storie capaci di accarezzare ogni emozione che l’animo umano possa provare. Un’immagine riflessa è la sua comparsata alla Hitchcock, nella scena in cui David Mann (Dennis Weaver), protagonista di questa assurda ma realistica storia, cerca di telefonare alla polizia da una cabina. Il riflesso di Steven dura pochi attimi e si perde già dallo stacco successivo… una pausa velocissima in un film che ha un imponente senso del ritmo, dello spazio e dell’azione. Ebbene, ancora oggi, dopo 50 anni il suo animo fanciullesco, sognatore ed idealista non si è affatto scalfito, ancora oggi, Spielberg mostra al mondo come solo con un’idea si possa fare un film che abbraccia insieme il road-movie, il western, il thriller e l’horror. Richard Matheson dà i natali alla sceneggiatura evocando il suo racconto omonimo, in cui un’autocisterna sfida una Plymouth Valiant. Nell’auto c’è David, un commesso viaggiatore che si sta recando fuori città per lavoro, mentre nel camion un guidatore misterioso ed ‘invisibile’: il regista mostra solo alcuni dettagli, come la mano e gli stivali. Tra un sorpasso ed un controsorpasso, un colpo di clacson ed un’offesa, inizia una vera e propria battaglia. Duel non ha pause neanche nei tempi apparentemente morti: la scena del ristorante in cui David osserva tutti i clienti presenti per cercare di capire chi è l’autista dell’autocisterna ne è l’esempio lampante. I primi piani diventano distorti, sia sul volto di David che su quello dell’uomo/cliente che suppone possa essere il folle camionista. In Duel è conservata tutta l’anima della New Hollywood destinata a rivoluzionare il cinema che oggi conosciamo. Ci sono anche segnali dal futuro di un cinema che punta nuovamente all’essenza dell’immagine cinematografica ed anche all’impatto spettacolare, così come è facile ritrovare tracce di un B-Movie di fantascienza anni ’50. Ma l’elemento determinante è il sonoro: ogni rumore diventa sinistro, da quello dell’autocisterna che somiglia al verso di un dinosauro (presagio?), a quello scioccante del passaggio improvviso del treno, sino al ‘lamento’ dell’autocisterna mentre sta per essere distrutta (riciclato in The Jaws). L’inizio di Duel è straordinario e solo uno come Steven Spielberg poteva pensarlo: una soggettiva in cui l’asfalto viene mangiato dall’auto mentre in sottofondo l’autoradio passa le notizie sul meteo e sul traffico. Stacco ed il protagonista è riflesso nello specchietto retrovisore. Stacco e troviamo David a figura intera. Fantastico! E’ proprio l’incarnazione di uno storyboard pensato in ogni dettaglio. L’interpretazione di Dennis Weaver ha dell’incredibile, tutta nervi, paura e rabbia, così come la regia straordinaria, talentuosa e rivoluzionaria di un appena 25enne. Girato in 13 giorni, ed inizialmente destinato al circuito televisivo, ha stupito il mondo di Hollywood alla sua uscita nelle sale che ha visto dilatare anche la durata della pellicola per l’occasione, passando da 74 a 90 minuti. Nel corso degli anni, Duel ha avuto molteplici imitatori, su tutti Jeepers Creepers – Il canto del diavolo (2001) di Victor Salva, dimostrazione del segno indelebile che ha lasciato.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Duel, film thriller diretto da Steven Spielberg, vede protagonista David Mann (Dennis Weaver), un venditore che si trova in viaggio per lavoro. Durante il tragitto in macchina si ritrova lungo una strada deserta, dove decide di superare un camion molto lento e che dallo scarico butta un corposo fumo inquinante. Qualche minuto dopo, però, il mezzo pesante decide di rimettersi nuovamente davanti a lui. Comincia così un battibecco tra i due autisti che si conclude poco dopo. Più avanti entrambi decidono di fare una sosta alla pompa di benzina per rifornirsi. Qui David, nonostante si accorga che l’uomo (Carey Loftin) sia sceso dal camion, non riesce a vederne che gli stivali. Nel frattempo il benzinaio, che ha controllato i livelli dell’olio, spiega al venditore che deve urgentemente sostituire il manicotto del radiatore. L’uomo non gli dà ascolto e telefona a sua moglie (Jacqueline Scott), aggredita la sera prima da un conoscente durante una festa in casa loro, secondo la donna davanti ai suoi occhi. David si rimette in macchina e, non appena immesso sulla strada, si accorge che dietro di lui c’è di nuovo l’autocisterna che prima aveva superato. Il camion comincia ad andargli quasi addosso, tanto da costringerlo a spostarsi per farlo passare. Quando il mezzo pesante è di nuovo davanti, però, decide ancora di rallentare. David non ne può più e cerca per ben due volte di superarlo senza riuscirci, rischiando di andare fuori strada. Quello che l’uomo non sa è che questo è solo l’inizio di un interminabile incubo…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.comingsoon.it

Il film ottenne una candidatura al Golden Globe del 1972:

Candidatura miglior film per la TV


Curiosità – fonte: movieplayer.it

1. Duel e Hulk?
Alcune sequenze girate per Duel furono riutilizzate per un episodio della serie TV L’incredibile Hulk.

2. Sorry, right number.
Il numero di telefono composto dal protagonista quando cerca di chiamare la moglie non era uno dei numeri standard che si usano nei film, ma un numero che al tempo era valido!

3. Fegato da stuntman.
Al momento di filmare la scena in cui il camion precipita dal dirupo, il dispositivo che doveva fare sì che la vettura proseguisse diritta e cadesse senza un pilota non funzionò. Lo stuntman che guidava il camion, che aveva un impegno importante il giorno dopo e voleva terminare le riprese, girò la scena rimanendo al volante e saltando fuori dalla cabina di guida solo all’ultimo momento.

4. Alla ricerca di un movente.
Quando Carey Loftin, che interpretava l’autista del camion in Duel chiese a Steven Spielberg per quale ragione il suo personaggio volesse la pelle dell’innocente automobilista, il regista rispose: “Perché sei uno schifoso, perverso figlio di puttana“. Loftin ribatté: “Allora hai preso la persona giusta!

5. Un regista al vostro servizio.
In Duel, una berlina parcheggiata, che somiglia ad una macchina della polizia, si rivela l’auto di servizio di una ditta di disinfestazione che si chiama Grebleips, ovvero Spielberg al contrario.

6. La benzinaia che visse due volte.
Lucille Benson, che in Duel di Steven Spielberg appare nel ruolo di una donna che si trova in una pompa di benzina della Snakerama, appare nel ruolo di benzinaia anche in 1941 – allarme a Hollywood, sempre di Steven Spielberg.

7. Coppia fissa.
L’anziana coppia di coniugi che appare in Duel di Steven Spielberg appare anche in Incontri ravvicinati del terzo tipo, sempre di Spielberg ed in Ritorno al futuro di Robert Zemeckis di cui Spielberg era produttore esecutivo.


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