A History of Violence

A History of Violence

2005 ‧ Thriller/Drammatico ‧ 1h 36m

A History of Violence è un’altra opera di David Cronenberg che potrebbe sembrare tra le più periferiche del suo modo di fare cinema, un’opera pensata da una major come la New Line Cinema, destinata al pubblico blockbusteriano e condizionata da una sceneggiatura invasiva a firma di John Olson. La trama è tratta dal romanzo a fumetti ‘Una storia violenta‘ ideato da John Wagner ed illustrato da Vince Locke nel 1997… ingombrante per il successo avuto al punto da farne una trasposizione cinematografica. Tuttavia, Cronenberg ha avuto il grande merito di donare una propria identità alla pellicola, disseminando la trama del suo cinema. Tom Stall (Viggo Mortensen) vive un’esistenza felice assieme alla moglie Edie (Maria Bello) ed ai due figli, nella cittadina di Millbrook, nell’Indiana, finchè una sera, per evitare un tentativo di furto nel suo locale, Tom uccide i suoi rapinatori che stavano per uccidere la cameriera. TV e giornali riecheggiano le sue gesta eroiche e, così, il suo volto diventa noto anche al di fuori dei confini dell’Indiana. Questo attirerà dei misteriosi criminali nella ridente Millbrook, con lo scopo di regolare conti del passato. Il ritmo e la tensione, che il regista ha composto sullo spartito della sceneggiatura, rendono unico quello che si attende come un classico thriller made in USA, un’opera ricca di suspence, contornata dalle attenuate luci e dalle forme oniriche dei paesaggi magistralmente domate dal direttore della fotografia, Peter Suschitzky. Sebbene Cronenberg ci abbia abituati ad un cinema più estremo, in A History of Violence riscontriamo la sua verve estrema solo nei meandri della sceneggiatura, ma sempre pronti ad esplodere: dai volti dei criminali uccisi in cui ritroviamo la disgregazione epidermica e la sporcizia tipica dello splatter, alla cicatrice sul volto di Carl Fogarty (Ed Harris), che sembra prefigurare una metamorfosi. Ma il film è unico soprattutto per il suo modo di negare prima per poi aprire la gabbia alla memoria ed a tutte le sue conseguenze. E’ qui che Crononberg mostra tutto il suo talento, la sofisticata e minuziosa cura nel produrre processi mentali del protagonista che tendono sempre ad anticiparne la loro materializzazione visiva. Il culmine lo si raggiunge nel momento in cui Tom rivela la sua vera identità, quando si rivolge a Carl e gli dice che non ha sbagliato ad ucciderlo tempo fa: tecnicamente il regista colpisce lo spettatore facendo coincidere la soggettiva del protagonista con la propria. Da questo momento, A History of Violence, diventa un film sul doppio e sulla mutazione, in cui esplode l’autenticità del cinema di Cronenberg: lo sguardo ambiguo di uno straordinario Viggo Mortensen dopo che il figlio ha sparato al sicario e prima di abbracciarlo o la violenza con cui trascina sulle scale la moglie prima di fare sesso.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

A History of Violence è un film del 2005 diretto da David Cronenberg, ispirato all’omonimo romanzo a fumetti di John Wagner. Il protagonista della vicenda è Tom Stall (Viggo Mortensen), proprietario di un piccolo ristorante a Millbrook, Indiana. Tom trascorre una placida esistenza con la moglie Edie (Maria Bello), brillante avvocato, e i figli Jack (Ashton Holmes) e Sarah. Un giorno, il ristorante di Tom è preso d’assalto da due rapinatori che il proprietario riesce abilmente a mettere fuori gioco. Così, con la complicità dei mass media che lo dipingono come un vero e proprio eroe, Tom diventa piuttosto popolare in tutto il paese. La notizia giunge anche a Filadelfia dove il crudele Carl Fogarty (Ed Harris), membro di spicco della mafia irlandese locale, associa il volto di Tom a quello di Joey Cusack che molti anni prima faceva parte della banda criminale. L’arrivo in città dei malavitosi segna il disgregarsi della stabilità della famiglia Stall: Edie, infatti, è delusa dalle menzogne di suo marito e Jack sfoga la frustrazione assumendo un atteggiamento violento. Per assicurarsi un faccia a faccia mortale con il suo rivale, Fogarty prende in ostaggio Jack e propone uno scambio a Tom. L’uomo, tuttavia, riesce a cogliere di sorpresa i malviventi e ingaggia uno scontro con Fogarty che sarà risolto dall’intervento di Jack. Il gesto estremo commesso dal ragazzo, tuttavia, intaccherà profondamente la sua psiche. Tom non è ancora fuori pericolo. I demoni del suo passato pretendono una punizione e la chiamata di Richie Cusack (William Hurt), che lo invita a presentarsi a Filadelfia, costringerà Tom a scegliere tra suo fratello e la sua famiglia…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne due candidature ai Premi Oscar del 2006:

Nomination Miglior attore non protagonista a William Hurt
Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Josh Olson

Curiosità – fonte: www.comingsoon.it

1. Il film fece incetta di nominations, ricevendo due candidature agli Oscar, una candidatura ai Golden Globe, una candidatura alla ‘Palma d’oro’ del Festival di Cannes e una nomination come ‘Miglior film straniero’ ai David di Donatello.

2. Il ruolo di Tom Stall fu offerto a Harrison Ford. William Hurt, che ha ricevuto una nomination come ‘Miglior attore non protagonista’ per la sua interpretazione di Richie Cusack, ha girato le sue scene in soli cinque giorni.


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