Inception

Inception

2010 ‧ Azione/Sci-fi ‧ 2h 28m

A firma di Christopher Nolan, uno dei film più discussi dell’ultimo decennio, Inception. Nolan non lo ha solo diretto, ma lo ha anche prodotto e sceneggiato, e lo ha portato ad essere nominato dagli Academy come miglior film nel 2011. 4 sono gli Oscar che il cast stellare, tecnico ed artistico, è riuscito a strappare in quella notte, oltre che registrare un enorme successo al box office, incassando ben 300 milioni di dollari a fronte di una spesa di 160, ed ottenendo anche un alto consenso dalla critica accreditata. Insomma, un capolavoro della settima arte. Nolan è infatti considerato uno dei registi di maggiore successo, garanzia di elevati incassi, ma anche un genio che ha una particolare visione, ben curata ed attenta ai dettagli. Ogni suo lavoro viene accostato ad un genere ben preciso, ed ogni volta è differente, ma la particolarità è che inquina il genere rendendolo qualcosa di artigianale e nuovo. Ecco che allora ogni sua pellicola diventa un caso mediatico che affascina, nel bene e nel male, profani ed addetti ai lavori. Questo è dovuto anche e soprattutto ad una geniale ed eccellente versatilità che Nolan dimostra nella stesura di una sceneggiatura. Ed è proprio da questo che vorrei iniziare. La sceneggiatura di Inception è stata immancabilmente un caso mediatico: molti hanno accusato Nolan di aver copiato da altre pellicole, su tutte Paprika di Satoshi Kon. Il regista non ha mai negato l’influenza che la pellicola di Kon ha avuto su di lui e sulla sua idea, ma un conto è ispirarsi, un altro è copiare. Innegabili le molte differenze fra le due pellicole, così come sono presenti invece riferimenti a pellicole come Tron e Matrix. Tutto questo però non fa della sceneggiatura di Inception un plagio, bensì la rendono innovativa ed originale. Contestazioni a parte, non posso non evidenziare l’alone di mistero che Nolan ha creato attorno alla sceneggiatura, specie col cast artistico, ignaro volutamente dei dettagli: il fine è ovvio, carpire sentimenti ed emozioni reali dagli attori. E poi, la sua trama non è affatto semplice e comprensibile ad una sola visione. Infatti, i dettagli che caratterizzano la storia, che ne rappresentano l’essenzialità necessaria alla comprensione dell’intero disegno, sono tanti e difficilmente si riesce a coglierli con una sola visione. D’altronde, l’intricata trama è una sorta di matrioska di sogni di difficile comprensione non solo per il pubblico, ma anche per gli interpreti. Ed in questo gigantesco lavoro di trame e sotto trame, Nolan osa con un finale aperto e in dubbio: cosa è reale e cosa è sogno? E’ talmente complesso comprenderlo che Nolan e gli stessi attori, hanno illustrato teorie e possibili chiusure per far luce sui dubbi che la pellicola lascia. Tutto questo è stato reso possibile anche dalla presenza di un cast artistico di spessore: su tutti Leonardo DiCaprio, una certezza sempre maggiore per registi e sceneggiatori, specie in interpretazioni complicate e particolari. Ma la scommessa maggiore è stata Tom Hardy, all’epoca sconosciuto nel panorama hollywoodiano. Inception è stato per lui il trampolino di lancio verso una carriera sempre più apprezzata e benvoluta. Ricordiamo anche Cillian MurphyEllen Page, Marion Cotillard, Michael Caine, Joseph Gordon-Levitt e Ken Watanabe, tutti eccellenti nel dare un volto ed un’anima ai difficili ed intriganti personaggi ideati dal visionario Nolan. Ognuno di loro è stato capace di ritagliarsi un suo spazio, in cui riversa sentimenti e pensieri, senza mai sovrastare gli altri e senza risultare piatti e scontati. E poi c’è Christopher Nolan! Ancora lui, il regista più amato ed odiato di Hollywood, il più discusso, ma di sicuro un grande genio artistico. Padrone di una regia fluida, intelligente nel modo di indirizzare la macchina da presa nell’accompagnare le sue visioni sceniche. Nolan non perde mai di vista lo spettatore, nelle sue pellicole: la sua tendenza è di nascondersi nell’ombra in modo da lasciar parlare il film, senza appesantirlo con la sua autorialità. E quando l’ultimo fotogramma viene proiettato, ciò che resta è una commistione di sentimenti che non lasciano di sicuro indifferenti.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Inception è un film del 2010 diretto da Christopher Nolan. La vicenda ha inizio quando il magnate giapponese Saito assolda Dominic ‘Dom’ Cobb (Leonardo DiCaprio) e il socio Arthur (Joseph Gordon-Levitt) per innestare nel rivale Fisher l’idea di disgregare il suo impero economico. I due soci sono esperti della tecnica dell’estrazione, che consiste nell’infiltrarsi nella mente vulnerabile di chi dorme.
Questa volta, tuttavia, saranno loro a dover generare nella vittima un nuovo ricordo. In cambio della collaborazione, Saito offre a Dom la possibilità di tornare in America, da dove è fuggito poiché accusato dell’omicidio della moglie Mal (Marion Cotillard).
A Dom e Arthur si aggiungono il falsario Eames (Tom Hardy), la studentessa di architettura Ariadne (Ellen Page) e l’anestesista Yusuf.
Per riuscire a realizzare l’innesto, tutti dovranno calarsi nel sogno di un membro della squadra, incaricato di volta in volta di controllare la sua proiezione onirica, fino al terzo livello di sogno. Per rimanere ancorato alla realtà, Cobb ha con sé una piccola trottola detta totem, ma il pericolo più grande sarà la proiezione della moglie defunta. Il piano ha inizio ma Fisher non è una facile preda, e l’anestetico di Yusuf si rivela inefficace dal momento che rischia di spedire tutti in un Limbo senza via di fuga. Intanto il passato di Cobb riemerge e Ariadne scopre perché la moglie defunta continua a comparire nelle proiezioni dell’uomo. La squadra, non senza difficoltà, passa dal secondo al terzo livello e, proprio quando Fisher inizia a fidarsi di Dom, Mal si intromette. Saito e Fish finiscono così nel Limbo e, mentre la squadra torna alla realtà, Dom decide di affrontare sua moglie e salvare Saito. Il totem gira, ma la sequenza sfuma… Dom è ancora nel suo sogno?


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne ben otto candidature ai Premi Oscar del 2011, portandosi a casa 4 statuette:

Miglior fotografia a Wally Pfister
Miglior montaggio del suono a Richard W. King
Migliori effetti speciali a Andrew Lockley, Pete Bebb, Paul J. Franklin, Chris Corbould
Miglior sonoro in presa diretta a Lora Hirschberg, Gary Rizzo, Ed Novick

Le altre nomination furono:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Christopher Nolan
Nomination Miglior colonna sonora originale a Hans Zimmer
Nomination Miglior scenografia a Guy Dyas


Curiosità – fonte: blog.screenweek.it

1Inception è il primissimo film di Christopher Nolan (che è qui sceneggiatore, produttore e regista) completamente originale. Tutti gli altri suoi film fino al 2010 si basavano su fumetti, romanzi o storie brevi.

2 – In un’intervista Christopher Nolan ha rivelato di aver distribuito i “ruoli” dei personaggi del film ricalcando i ruoli produttivi dell’industria cinematografica. Cobb (Leonardo DiCaprio) è il regista, Arthur (Joseph Gorno-Levitt) è il produttore, Ariadne (Ellen Page) è la scenografa, Eames (Tom Hardy) è l’attore, Saito (Ken Watanabe) è lo studio e infine Fisher (Cillian Murphy) è il pubblico.

3 – Incredibilmente, molte delle scene che al pubblico possono essere sembrate create in computer grafica sono state invece realizzate con effetti speciali fisici “tradizionali”. Ne sono degli esempi la scena della “Scala di Penrose”, la scena della valanga, i corridoi rotanti e le scene a zero gravità.

4 – Inizialmente i piani per Inception volevano che il film fosse realizzato per la visione in 3 dimensioni, ma Nolan tornò sui suoi passi perché credeva che il 3D avrebbe distolto l’attenzione degli spettatori dalla (complicata) trama.

5 – Se si prendono le prime lettere dei nomi dei protagonisti, Dom, Robert, Eames, Arthur, Mal e Saito, si ottiene la parola DREAMS. Se si aggiungono Peter, Ariadne e Yusuf, si ottiene la frase DREAMS PAY. Ovvero “I sogni pagano” o “Pagati tramite i sogni”. Ovvero, una sorta di telegrafica “sinossi” di quel che accade durante il film.

6 – In un momento del film i protagonisti discutono della possibilità di impiantare un’idea nella mente umana: Arthur pronuncia la frase “Se io ti dico di non pensare agli elefanti, a cosa pensi?
La linea di dialogo è presa dal libro “Don’t Think of an Elephant” di George Lakoff, un saggio che esplora il “conceptual framing”, ovvero proprio l’uso delle parole teso a suggestionare subliminalmente l’ascoltatore.

7 – La durata del film, 2 ore e 28 minuti, è stata precisamente studiata per omaggiare la durata della canzone “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf (2 minuti e 28 secondi), che viene usata dai protagonisti come segnale di imminente risveglio.

8 – Nel film ricorre spesso il numero 528491, un numero primo composto dai numeri 528 (la frequenza armonica della nota “mi”, considerata simbolo di “miracolo”) e 491 (il peccato imperdonabile, come quello di Cobb: la Bibbia dice infatti che “il Signore perdona 7 volte 70 volte”, ovvero 490). 528-491 è il numero che Fisher da a Cobb e Athur; le stanze principali in cui si svolge l’azione nell’hotel sono la 528 e la 491; la combinazione della cassaforte è 52-84-91.

9Marion Cotillard interpreta Mal, diminutivo di Malorie: il nome del personaggio deriva dal francese “malheur”, ovvero “sfortuna” o “infelicità”. La versione contratta “mal” in Francia come in altri paesi europei (Italia compresa) ha accezioni negative e arriva a significare “cattivo” o “sbagliato”, contribuendo a creare un’atmosfera inquieta quando la Cotillard è sulla scena o viene anche solo nominata.

10Marion Cotillard è legatissima alla cantante Edith Piaf: non solo le colonne sonore di alcuni dei film in cui ha recitato sono basate su sue canzoni, come Chloé del 1996 o Amami se hai Coraggio del 2003 (la cui colonna sonora è composta unicamente da variazione de “La Via en Rose“), ma l’attrice ha interpretato anche la stessa Piaf nel biopic La Vie En Rose del 2007.

11 – Il titolo di produzione del film era Oliver’s Arrow: Oliver è il nome di uno dei figli di Nolan, ma il rimando era al personaggio di GreenArrow, Oliver Queen (protagonista della serie Arrow) della DC Comics.

12 – Il nome di Ariadne deriva da Arianna, figlia mitologica di Minosse, che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto di Creta dopo che l’eroe uccise il Minotauro. Si tratta di una chiara metafora alla “funzione” che ha il personaggio nella missione.

13 – Per “combattere” la confusione, in Giappone il film è disponibile in tv con delle didascalie che indicano allo spettatore dove ci si trova in ogni scena (ovvero nella realtà oppure nel livello 1, 2 o 3 del “sogno”).

14 – Se si fa attenzione ad osservare le mani di Cobb, si può individuare la sua fede di nozze all’anulare solamente nelle scene in cui il personaggio sta sognando.

15 – Il finale volutamente ambiguo di Inception, con la trottola di Cobb che dovrebbe mostrarci se ci si trova in un sogno oppure nella realtà, ha in realtà anche un significato nascosto: non mostrando il “risultato” finale della trottola, Nolan vuole dire allo spettatore che Cobb è finalmente “guarito” dalle sue ossessioni oniriche.


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