The Terminal

The Terminal

2004 ‧ Commedia/Romantico ‧ 2h 8m

Steven Spielberg dimostra ancora una volta il suo talento nel raccontare storie che mescolano dramma e commedia con un tocco di magia. The Terminal è l’ennesima “fiaba” raccontata dall’eterno sognatore e fabbricante di sogni, attraverso una regia fluida e ben calibrata, riuscendo a mantenere alta l’attenzione dello spettatore nonostante l’ambientazione limitata. Steven Spielberg riesce a trasformare un terminal aeroportuale in un microcosmo vivo e ricco di dettagli, quasi un personaggio a sé stante. La sceneggiatura di Sacha Gervasi e Jeff Nathanson bilancia abilmente umorismo, emozione e critica sociale. La trama è semplice ma ricca di sfumature, esplorando tematiche come la burocrazia, l’immigrazione ed il senso di appartenenza. Tuttavia, in alcune parti la narrazione sembra indugiare troppo su momenti secondari, diluendo il ritmo complessivo. Tom Hanks (Viktor Navorski) è il cuore pulsante del film. Hanks porta sullo schermo una performance genuina e piena di sfumature, che alterna momenti di comicità a profondi momenti di pathos. Il suo accento e i suoi gesti costruiscono un personaggio credibile e universalmente empatico. Stanley Tucci (Frank Dixon) interpreta con precisione l’antagonista “burocratico”. Pur non essendo un vero “cattivo”, rappresenta l’indifferenza e l’ottusità del sistema. Catherine Zeta-Jones (Amelia Warren) offre un’interpretazione convincente, anche se il suo personaggio è meno approfondito rispetto agli altri, limitandosi ad essere la controparte romantica. La fotografia di Janusz Kaminski, sfrutta le luci fluorescenti e le ampie vetrate del terminal per creare un’atmosfera che alterna calore a freddezza, riflettendo lo stato emotivo di Viktor. La scenografia è un vero e proprio trionfo: il terminal, ricostruito interamente in studio, è credibile e dettagliato, ricco di elementi che rendono l’ambiente vivo e pulsante. E poi c’è la colonna sonora di John Williams, come sempre, impeccabile. I toni sono leggeri e dolci, accompagnando i momenti più emotivi senza mai risultare invasivi. La musica riflette il viaggio emotivo di Viktor, aggiungendo profondità alle scene. Nel complesso, il film esplora temi universali come la resistenza di fronte alle difficoltà, la critica alla burocrazia capace di disumanizzare le persone, l’importanza dei legami umani che possono nascere anche in situazioni inaspettate. Pur ispirandosi alla vera storia di Mehran Karimi Nasseri, Spielberg preferisce un approccio più ottimistico e fiabesco. The Terminal è una delicata riflessione sulla condizione umana, raccontata con il tocco inconfondibile di Spielberg e impreziosita dalla performance magistrale di Hanks. Nonostante qualche imperfezione, il film riesce ad emozionare, far riflettere e strappare un sorriso.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

The Terminal, il film diretto da Steven Spielberg, racconta la storia di Viktor Navorski (Tom Hanks), un viaggiatore proveniente dalla Cracosia, che arriva all’aeroporto John F. Kennedy di New York, per scoprire che il suo passaporto improvvisamente non è più valido. Infatti, a causa della guerra civile nel frattempo scoppiata in patria, Viktor non è più autorizzato né ad entrare negli Usa né a tornare a casa: è tecnicamente apolide. Per questo motivo, dall’ufficio dei visti sequestrano il suo passaporto e il suo biglietto aereo. Senza altra scelta, Viktor si stabilisce nel terminal con i suoi bagagli e una lattina di arachidi, con grande frustrazione da parte di Frank Dixon (Stanley Tucci), capo della sicurezza aeroportuale. Dixon viene preso in considerazione per una promozione e diventa ossessionato da Viktor, che considera come un problema burocratico. Nel frattempo, Viktor fa amicizia con i dipendenti del terminal e assiste i viaggiatori dell’aeroporto. Tra questi, un’assistente di volo di nome Amelia Warren (Catherine Zeta Jones), che vede periodicamente e cerca di corteggiare, presentandosi come un imprenditore edile che viaggia spesso. Viktor, in realtà, dopo aver impulsivamente rimodellato un muro, è stato assunto da un appaltatore aeroportuale e pagato sotto banco. Un giorno Dixon allontana Amelia e si chiede se sia a conoscenza della vera situazione di Viktor. Amelia accetta un invito a cena da Viktor, nella sua casa improvvisata all’interno del terminal con l’aiuto dei suoi nuovi amici. Le mostra la lattina di arachidi che porta sempre con sé ed il suo contenuto: una collezioni di autografi e locandine dei jazzisti più famosi. Il suo defunto padre era un appassionato di jazz e desiderava collezionare gli autografi di 57 musicisti. Morì prima di poterne ottenere l’ultimo, quello del sassofonista tenore Benny Golson. L’unico motivo del viaggio a New York di Viktor era proprio quello di completare la preziosa collezione del padre. Amelia, commossa dalla storia appena ascoltata, bacia Viktor. Sono passati 9 mesi dall’arrivo di Viktor in aeroporto quando alcuni amici lo svegliano con la notizia della fine della guerra in Cracosia. Viktor si troverà a questo punto a dover scegliere tra il ritorno a casa e la sua nuova realtà.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Nessun riconoscimento rilevante.


Curiosità – fonte: cinema.fanpage.it

1. La cifra versata da Spielberg a Merhan Nasseri.
Secondo quanto trapelato in rete, Steven Spielberg e la sua DreamWorks avrebbero versato a Merhan Nasseri la cifra di 250.000 dollari per l’uso della sua biografia.

2. L’aeroporto ricostruito sul modello di quello di Düsseldorf.
La maggior delle scene realizzate in interni è stata girata in un set realizzato appositamente all’interno di un hangar a Palmdale. L’aeroporto è stato costruito sulla base di quello di Düsseldorf mentre altre riprese si sono tenute al Mirabel International Airport di Montreal, in Canada.

3. La ragazza con la valigia rosa è la figlia di Spielberg.
Forse non tutti sanno che Lucy, la ragazza con la valigia rosa che Viktor/Tom Hanks tenta di aiutare nel film, è in realtà la figlia di Steven Spielberg, Sasha.

4. “Star Trek” nel destino di Zoe Saldana.
La bella Zoe Saldana, nel film è l’agente Torres, grande fan della serie di Star Trek (Torres è uno dei personaggi di “Star Trek: Voyager”). Ironia del destino, l’attrice, nel 2009, sarà Uhura nel film “Star Trek”, nel sequel “Into Darkness – Star Trek”, del 2013, diretti da J.J. Abrams e in “Star Trek Beyond”, del 2016, di Justin Lin.

5. Con Viktor, Tom Hanks omaggia suo suocero.
Tom Hanks ha dichiarato che, con il personaggio di Viktor Navorski in “The Terminal”, ha voluto rendere omaggio a suo suocero, Hassan Halilov Ibrahimoff, che fuggì dalla Bulgaria per gli Stati Uniti, pensando fosse il posto migliore al mondo.


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