Robert Altman

KANSAS CITY, MISSOURI, Stati Uniti, 20 febbraio 1925


Carriera – fonte: it.wikipedia.org

Robert Bernard Altman (Kansas City, 20 febbraio 1925 – Los Angeles, 20 novembre 2006) è stato un regista e sceneggiatore statunitense. Ha vinto i più importanti premi cinematografici internazionali: nel 1970 la Palma d’oro per M*A*S*H e nel 1992 il Prix de la mise en scène per I protagonisti al Festival di Cannes; nel 1976 l’Orso d’oro per Buffalo Bill e gli indiani al Festival di Berlino e nel 1993 il Leone d’oro per America oggi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel corso della carriera ha ricevuto sette candidature all’Oscar (cinque come miglior regista e due per il miglior film), rispettivamente per M*A*S*H, Nashville, I protagonisti, America oggi e Gosford Park. Nel 1996 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera e nel 2006 l’Oscar alla carriera. Nato a Kansas City (Missouri) da famiglia borghese, padre di antenati tedeschi e la madre di inglesi ed irlandesi, nonché discendente dai primi coloni arrivati in Nordamerica, fu istruito in una scuola di gesuiti, esperienza che però lo portò ad allontanarsi dal cattolicesimo e professarsi ateo. Frequentò l’accademia militare Wentworth a Lexington (Missouri), prima di arruolarsi nell’aeronautica come co-pilota di Consolidated B-24 Liberator. I suoi primi lavori furono radiodrammi e sceneggiature scritti nel primo dopoguerra insieme all’amico George W. George. Nel 1948 la RKO acquistò la sceneggiatura di Squadra mobile ’61 (Bodyguard), scritta da Altman in collaborazione con Richard Fleischer. Questo successo lo spinse a New York, dove tentò la carriera di scrittore, senza esito. Leggi tutto...
I primi successi
Ritornato a Kansas City, Altman trovò lavoro alla Calvin Company, per la quale girò, durante sei anni, una serie di documentari industriali, e fondò una propria compagnia, dopo aver ritentato senza successo nel 1950 la carriera hollywoodiana. Nel 1955 gli venne proposto il progetto di The Delinquents, che sceneggiò e diresse. Il film venne ritirato dallo stesso Altman, per nulla soddisfatto del risultato. Arrivarono in quel periodo offerte per lavori televisivi. Alfred Hitchcock gli propose di dirigere episodi della sua serie Alfred Hitchcock presenta e questo gli procurò ingaggi anche nelle serie Bus Stop, Kombat, U.S. Marshal, The Crisis, Bonanza. Tuttavia il suo stile di regia finiva per scontrarsi di volta in volta con la produzione, causando sistematici licenziamenti. Le cause di discordia erano quelle che lo resero famoso: il fatto che Altman cambiasse continuamente le battute, l’overlapping, o le battute anticonformiste e dissacranti nei confronti di esercito, religione e istituzioni. Nel 1956 l’amico George gli propose un progetto autofinanziato per un documentario su James Dean, morto l’anno prima. Il risultato fu un fiasco, nonostante la distribuzione da parte della Warner e l’impegno dei due nella realizzazione. Altman ottenne fama internazionale nel 1970 con M*A*S*H, grazie al quale si aggiudicò la Palma d’oro al Festival di Cannes. A questo fece seguito nel 1975 Nashville, un altro successo di pubblico. In quattro anni produsse sei film per diverse case di produzione (Warner Bros., MGM, United Artists): Anche gli uccelli uccidono, I compari, Images, Il lungo addio, Gang, California Poker. Sebbene il livello qualitativo dei progetti fosse mediamente molto alto, essi risultarono troppo ostici per il pubblico: anche il progetto più riuscito, Il lungo addio, fu un insuccesso nelle sale.
L’esperienza teatrale
La scarsa popolarità nelle sale rese difficile ad Altman trovare produttori: negli anni ottanta, quindi, si dedicò a produzioni teatrali a basso costo. Nonostante ciò, egli non serbò rancore nei confronti delle Major e dichiarò che semplicemente avevano interessi diversi dai suoi. Tuttavia il teatro non era il mezzo con cui si esprimeva meglio, in quanto la sua regia si affidava molto ai particolari ambigui nello svolgimento delle trame, particolari a cui era difficile dar risalto in teatro, data la distanza fra spettatori e palcoscenico. Altman trovò nel cinema su modello teatrale il connubio ideale tra le due arti, che si manifestò in Streamers, dove l’azione si svolge per tutta la durata all’interno di una camerata, o Secret Honor, dove si assiste ad un monologo di Richard Nixon.
La rinascita e gli ultimi anni
Negli anni novanta Altman conobbe un nuovo periodo di notorietà, che lo vide dirigere pellicole di successo sia presso il pubblico che presso la critica, come I protagonisti, America oggi (Leone d’oro al Festival di Venezia), Gosford Park e il suo ultimo film Radio America. Nei film di questo decennio Altman ritrovò lo spirito per la coralità di M*A*S*H e Nashville arricchito da più di vent’anni d’esperienza sul set, esperienza che rese possibile Gosford Park, un affresco della società aristocratica inglese nel periodo tra le due guerre mondiali, con quasi cinquanta interpreti in ruoli diversi. America Oggi delineava invece un affresco dell’America anni novanta in pieno boom economico. La fortuna di Cookie si presentava come un ironico e affettuoso ritratto di una cittadina del sud degli Stati Uniti e Radio America, dopo trentun anni riproponeva, attualizzandola, una nuova Nashville. Epilogo e sintesi agrodolce della sua carriera, chiudeva il sipario con la sua solita euforia melanconica, sempre pronta ad affrontare l’imprevisto senza esitazioni. Il 21 marzo 2006 ricevette l’Oscar alla carriera: in tale occasione rivelò di essere stato sottoposto, una decina d’anni prima, a trapianto di cuore. Morì il 20 novembre 2006, all’età di 81 anni, per complicazioni derivanti da una forma di leucemia.


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Curiosità – fonte: Robert Altman: The Oral Biography di Mitchell Zuckoff (una biografia autorizzata che esplora la vita e la carriera del regista) – Altman on Altman di David Thompson (interviste dirette al regista)

1. Stile narrativo unico
Altman era famoso per il suo uso di narrazioni corali, spesso con numerosi personaggi le cui storie si intrecciano. Esempi celebri di questo stile includono film come Nashville (1975), Short Cuts (1993) e Gosford Park (2001).

2. Registrazione del suono rivoluzionaria
Amava utilizzare microfoni multipli per catturare dialoghi sovrapposti, creando un effetto realistico e immersivo. Questo approccio fu pionieristico e influenzò molti registi successivi.

3. Carriera televisiva prima del cinema
Prima di emergere come regista cinematografico, Altman lavorò nella televisione, dirigendo episodi di serie come Bonanza e Alfred Hitchcock Presents.

4. Rifiutava Hollywood tradizionale
Era noto per il suo spirito anti-sistema e la sua avversione per le convenzioni di Hollywood. Nonostante fosse stato nominato per cinque Oscar come miglior regista, non vinse mai uno competitivo, ma ricevette un Oscar onorario nel 2006 per il suo contributo al cinema.

5. Fallimenti iniziali
Dopo il successo di MASH* (1970), Altman realizzò film come McCabe & Mrs. Miller (1971) e The Long Goodbye (1973), inizialmente accolti freddamente ma rivalutati come capolavori negli anni successivi.

6. Amore per l’improvvisazione
Altman spesso incoraggiava gli attori a improvvisare le battute e a collaborare nel plasmare i personaggi. Questo approccio rese i suoi film particolarmente autentici e vivaci.

7. Progetti eclettici
La sua filmografia spazia tra molti generi: dalla satira politica (Nashville) al noir (The Long Goodbye), dalla commedia surreale (Brewster McCloud) al mistero in costume (Gosford Park).

8. Collaborazioni ricorrenti
Altman lavorava spesso con gli stessi attori, come Elliott Gould, Shelley Duvall, Keith Carradine e Lily Tomlin. Amava costruire una sorta di “famiglia artistica”.

9. Progetti controversi
Alcuni dei suoi film affrontavano temi provocatori o erano strutturati in modi inusuali, suscitando polemiche o divisioni nel pubblico e nella critica. Ad esempio, Images (1972) esplora la psiche instabile di una donna in modo sperimentale.

10. Lavorò fino alla fine
Il suo ultimo film, Radio America (2006), uscì poco prima della sua morte. Nonostante problemi di salute, Altman rimase creativo e prolifico fino agli ultimi giorni della sua vita. Altman è considerato una delle voci più originali e influenti del cinema americano, un maestro dell’arte di raccontare storie complesse con umorismo, pathos e profondità.


Filmografia – fonte: www.cinematografo.it

2014 – Altman – Attore/Se stesso (immagini di repertorio)
2006 – Radio America – Regia
2005 – Elio Petri – Appunti su un autore – Attore (Se stesso)
2005 – A Note of Triumph: The Golden Age of Norman Corwin – Attore (Se stesso)
2004 – Z Channel: A Magnificent Obsession – Attore (Se stesso)
2003 – A Decade Under the Influence – Attore (Se stesso)
2003 – The Company – Regia
2001 – Gosford Park – Regia e Soggetto
2000 – Il Dottor T e le donne – Regia
1999 – La fortuna di Cookie – Regia
1998 – Conflitto di interessi – Regia e Sceneggiatura
1996 – Kansas City – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1994 – Pret-a-Porter – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1993 – Nero e blu – Regia
1993 – America oggi – Regia e Sceneggiatura
1992 – Tanner ’88 – Regia
1992 – I protagonisti – Regia
1990 – Vincent e Theo – Regia
1987 – Aria [Regia] – “Les Boréades” [Sceneggiatura e Montaggio]
1986 – Terapia di gruppo – Regia e Sceneggiatura
1985 – Follia d’amore – Regia
1985 – Non giocate con il cactus – Regia
1984 – Secret Honor – Regia
1983 – Streamers – Regia
1982 – Jimmy Dean, Jimmy Dean – Regia
1981 – Amore senza fine – Attore (Manager Hotel)
1980 – Popeye – Braccio di Ferro – Regia
1980 – HealtH – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1979 – Una coppia perfetta – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1979 – Quintet – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1978 – Un matrimonio – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1978 – Appunti su Hollywood – Attore (Intervistato)
1977 – Tre donne – Regia, Soggetto e Sceneggiatura
1976 – Buffalo Bill e gli indiani: ovvero la lezione di storia di Toro Seduto – Regia e Sceneggiatura
1975 – Nashville – Regia
1974 – California poker – Regia
1974 – Gang – Regia e Sceneggiatura
1973 – Il lungo addio – Regia
1972 – Images – Regia e Soggetto
1971 – I compari – Regia e Sceneggiatura
1970 – Anche gli uccelli uccidono – Regia
1970 – MASH – Regia
1970 – Events – Attore (Bob)
1969 – Quel freddo giorno nel parco – Regia
1968 – Conto alla rovescia – Regia
1966 – Cominciò per gioco… – Regia di Seconda unità
1965 – Pot au feu – Regia
1957 – La storia di James Dean – Regia e Montaggio
1956 – The Magic Bond – Regia e Soggetto
1955 – The Perfect Crime – Regia e Soggetto
1955 – The Delinquents – Regia e Soggetto
1954 – The Dirty Look – Regia e Soggetto
1954 – Better Football – Regia e Soggetto
1954 – Honeymoon for Harriet – Montaggio
1954 – The Builders – Regia e Soggetto
1953 – How to Run a Filling Station – Regia e Soggetto
1953 – The Last Mile – Regia e Soggetto
1953 – Modern Baseball – Montaggio
1952 – King Basketball – Regia e Soggetto
1952 – The Sound of Bells – Regia e Soggetto
1951 – Corn’s-A-Poppin’ – Sceneggiatura
1951 – Modern Football – Regia e Soggetto
1948 – Squadra mobile 61 – Soggetto
1947 – Tre figli in gamba – Soggetto (non accreditato) e Sceneggiatura (non accreditato)
1947 – Sogni proibiti – Attore (Uomo che beve) [non accreditato]

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